Le perturbazioni africane che hanno interessato buona parte dell’Italia nei primi giorni di questa settimana hanno avuto effetti molto modesti, inferiori alle attese, a nord del 43° parallelo, mentre le regioni dove il tempo è stato peggiore sono state Sardegna e soprattutto Sicilia.
Adesso sta avanzando dalla Spagna una perturbazione atlantica che già in questa giornata di venerdì farà sentire i suoi primi effetti su Piemonte, Val d’Aosta, ponente ligure e Sardegna occidentale, regioni dove avremo precipitazioni, mentre un progressivo aumento della nuvolosità caratterizzerà la giornata anche sul resto del nordovest e della Sardegna, nonchè sull’alta Toscana.
Sabato si sarà ormai formato un minimo, in verità affatto profondo, sul Golfo Ligure, per cui mentre sulle regioni più occidentali il tempo migliorerà rapidamente fin dalla mattinata, la giornata sarà complessivamente perturbata sul resto d’Italia, con il tempo peggiore in trasferimento da NW a SE con il trascorrere delle ore. A sera quindi le precipitazioni saranno esaurite anche su Lombardia, Emilia occidentale, Toscana, alto Lazio e Sardegna.
Un promontorio di alta pressione troncherà il collegamento tra la depressione mediterranea e la depressione principale d’Islanda, favorendo la saldatura tra due cellule di alta centrate su Spagna ed Europa carpatica. Questo manderà in cut-off la depressione mediterranea, che rimarrà presente domenica come goccia fredda in quota, con minimo in trasferimento dal basso Tirreno al largo di Catania, risucchiando aria appena più fresca da est/sudest, appena uno sbuffo rispetto alla colata di stampo pienamente invernale che ha portato il gelo sulla Russia e porterà la neve fino sulle coste sul Mar Nero centro-orientale, anche abbondante nei settori turco e georgiano.
Sabato 3 aprile al nord tempo debolmente perturbato con piogge sparse, moderate al mattino su Lombardia, Triveneto ed Emilia-Romagna, deboli altrove in esaurimento. Sulle Alpi qualche spruzzata di neve oltre 1700-1800 m. Dalla tarda mattinata schiarite su Liguria, Val d’Aosta e Piemonte, deboli piogge in attenuazione altrove. In serata migliora ovunque. Venti deboli inizialmente meridionali, in rotazione a nord-orientali. Temperatura quasi stazionaria.
Sulle regioni centrali nuvoloso con locali rovesci anche di tipo temporalesco, alternati a fasi asciutte e con sprazzi di sole. Nel pomeriggio netto miglioramento sulla Sardegna, in serata schiarite anche su Toscana e litorale laziale. Temperature in lieve calo, venti moderati da SW in rotazione a maestrale sulla Sardegna.
Sulla Campania peggioramento sin dal mattino con possibili rovesci sparsi, sulle altre regioni del sud nuvolosità variabile in accentuazione con qualche acquazzone nel pomeriggio su Calabria, Basilicata e Puglia e prima di sera anche sul nord della Sicilia. Altrove i fenomeni, deboli, si attiveranno in serata. Venti di libeccio, temperatura stazionaria.
Abbastanza soleggiato domenica 4 al nord, con nubi residue sul settore orientale. Nel pomeriggio sviluppo di nubi cumuliformi su Appennino e zone prealpine prive di neve ma senza fenomeni. Temperature in aumento, venti settentrionali molto deboli, in rotazione a SW nella serata.
Cielo in prevalenza poco nuvoloso al centro, con tendenza a sviluppo di nubi cumuliformi nelle zone interne nel pomeriggio con possibilità di brevi rovesci, più probabili su Abruzzo e Molise. In serata generale rasserenamento. Sulla Sardegna giornata di sole. Venti deboli di tramontana o grecale, in rotazione a SW su Toscana e Sardegna in serata. Temperatura in lieve aumento sui versanti occidentali e la Sardegna.
Giornata instabile al sud, con qualche fugace schiarita alternata a nuvolosità intensa e ad acquazzoni anche accompagnati da temporali. Nel pomeriggio netto miglioramento a partire da Campania e foggiano, in serata in estensione alle altre regioni. Venti moderati a circolazione ciclonica intorno al minimo, tendenti a disporsi da nordest ovunque in serata. Temperatura in lieve calo, specie sul settore ionico.
Lunedì nubi su Api, Liguria (specie levante) e alta Toscana, forse qualche pioviggine, abbastanza soleggiato altrove
DOVE ANDIAMO
La neve ancora abbondante in montagna invita alle ultime sciate, per cui suggeriamo per questo fine settimana una breve vacanza in Val Pusteria.
La bassa valle si offre con larghi spazi, prati già verdi e boschi distesi in dolci ondulazioni, con i campanili spesso “a cipolla” dei lindi villaggi tirolesi a dialogare metaforicamente con le torri dei castelli. Superato San Lorenzo di Sebato, allo sbocco della Val Badia, con la Parrocchiale che ospita un pulpito e interessanti statue in legno barocchi, si giunge a Brunico.
L’altoatesina Bruneck, l’angolo di Bruno, un vescovo di Bressanone che la tradizione vuole suo fondatore nel sec.XIII, è il centro principale della Val Pusteria. Una bastionata compatta di case occulta a chi risale frettolosamente la valle la parte antica della città, con le case merlate, i balconi fioriti (beh, forse ora è un po’ presto), le insegne singolari. Alle spalle dell’abitato si apre la profonda Valle di Tures, che più a monte diventa Valle Aurina, ricca d’acque che scendono dalla Vetta d’Italia e dai rilievi limitrofi, non molto battuta dal turismo di massa, ma molto piacevole per una vacanza sia estiva che invernale.
Via di Città, all’interno del centro storico di Brunico, è ricca di negozi dalle tradizionali insegne in ferro battuto, e fiancheggiata da caratteristiche case di tipo nordico, con finestre a sporto, coronate da timpani merlati. Il Castello si eleva dall’alto di un colle, sulle cui pendici è un suggestivo cimitero di guerra; l’edificio risale ai sec.XIII-XIV ma fu rimaneggiato nei sec.XV-XVI.
La vicina Riscone è la base per raggiungere con gli impianti le piste da sci del Plan de Corones, che culmina a 2237 m, offrendo un bel panorama sulle Dolomiti, verso sud.
Continuando a percorrere l’alta Punteria oltre Brunico, si raggiunge Monguelfo, con la parrocchiale di Santa Margherita e il Castel Monguelfo a presidiare l’imbocco della Valle di Casies, quindi si incontra il bivio per il Lago di Braies, giustamente considerato una delle gemme del paesaggio dolomitico.
Ancora pochi chilometri ed ecco Dobbiaco, nota agli appassionati meteo per essere una delle non tantissime stazioni di montagna (siamo oltre quota 1200) del territorio italiano. La parte vecchia è raccolta intorno alla Parrocchiale barocca, vicino al Castello del sec.XVI. La Sella di Dobbiaco è un valico quasi impercettibile, visto che è minimo il cambio di pendenza che si riscontra tra i prati solcati dal Rienza che scorre verso l’Adige a ovest e quelli dove la Drava punta verso est, diretta al Danubio e quindi al Mar Nero.
Già nella valle della neonata Drava troviamo San Candido/Innichen, ormai a pochi chilometri dal confine austriaco (oltre il quale la valle mantiene il nome di Pustertal). Nel borgo antiche case di muri spessi, piccole finestre e balconi intagliati, nonché la Collegiata, consacrata nel 1284, di gusto romanico lombardo, che sorge sul luogo di un antico convento benedettino (sec.VIII). Notevole il campanile del 1326 e il gruppo ligneo della Crocifissione, di scultore pusterese del ‘200, dietro l’altar maggiore. A San Candido confluisce nell’alta Pusteria la valle di Sesto, coronata da stupende cime dolomitiche (Croda dei Baranci, Punta Tre Scarperi).
Sesto e San Candido costituiscono un altro buon comprensorio sciistico, di cui fanno parte anche gli impianti che risalgono il Monte Elmo, ma l’escursionista e l’arrampicatore preferiscono questa zona in estate, quando soprattutto dalla Val Fiscalina, tributaria della Valle di Sesto, si aprono opportunità straordinarie di escursioni e scalate dalle facili ma appaganti salite ai Rifugi Zigsmondy-Comici o Locatelli alle vie ferrate del gruppo del Popera o del Paterno fino alle impegnative salite sulle rocce delle Tre Cime di Lavaredo. E in inverno? Beh, le Tre Cime lasciamole al grande Walter Bonatti e accontentiamoci di leggere come ha descritto le sue scalate invernali su di esse nel libro “Montagne di una vita”.
La cucina pusterese è tirolese: Suppen (Frittatensuppe, Gertensuppe), Knodeln, Grostl (bollito a dadini con patate bollite, saltati in padella), Speck e altri insaccati. Dolci: Strudel e Zelten, quest’ultimo tipicamente natalizio.
Brunico avrà queste temperature minime e massime nel weekend: sabato 5°/10°C e domenica 6°/12°C. Sabato partirà con deboli venti meridionali e nubi in aumento, avremo piogge nelle ore centrali della giornata, in attenuazione in serata e cessazione nella notte, con rotazione delle correnti a nordest. Domenica poco nuvoloso, con bassissima probabilità di precipitazione e venti molto deboli dapprima da nordest, ma in rotazione a SW dal pomeriggio/sera. Aumento delle nubi nella notte su lunedì.