Tempi duri per l’Inverno Dopo la promettente parentesi pre-natalizia, il serbatoio gelido del Vortice Polare ha deciso di tornare completamente sui suoi passi, restando arroccato ad alte latitudini, senza regalare quasi nessuno spiffero d’aria artica all’intero comparto europeo. L’anticiclone e le correnti nord-atlantiche (non troppo fredde quindi) si contrapporranno in questi giorni un po’ insipidi di fine anno e solo le Alpi di confine godranno di nuove fasi nevose da sbarramento.
Il contesto generale potrebbe però subire qualche scossone più importante ad inizio 2012, dapprima con qualche inserimento perturbato più ficcante e poi con un possibile deciso impulso artico, il cui obiettivo finale non è ancora dato sapersi. Già da alcuni giorni osserviamo una diversa visione evolutiva tra i modelli ECMWF e GFS: il primo continua a mostrare scenari confortanti nelle proiezioni sul lungo termine a 9-10 giorni (anche se di giorno in giorno lo scenario viene sempre posticipato di 24 ore), con l’aria artica che potrebbe davvero riuscire ad irrompere sul Mediterraneo.
Differenti invece sono le tracce sul lungo termine di GFS, che vede l’irruzione artica scivolare con molta più probabilità verso il comparto balcanico-danubiano. L’Italia non verrebbe interessata, a parte di striscio il lato adriatico, sia per l’ostacolo delle Alpi che per la stessa alta pressione, la quale, arroccata con i massimi poco ad ovest, riuscirebbe a distendersi quanto basta per deviare più ad est la traiettoria delle colate artiche.