Sicuramente, nel campo di previsione dello Stratwarming non esiste niente di certo, e moltissimi studiosi stanno ancora monitorando la parte alta della nostra Atmosfera per cercare di stabilire connessioni certe con il tempo che si verificherà, successivamente, sulla Troposfera.
Comunque, prendiamo atto che il forte stratwarming che si sta sviluppando attualmente a circa 30.000 metri di quota (10 hPa di geopotenziale), sta avendo caratteristiche molto diverse da quello dello scorso anno.
Le attuali mappe di previsione del modello GFS, vedono l’area di massimo riscaldamento portarsi in direzione del Polo, come già ampiamente detto in un precedente articolo.
Più interessante è il fatto che, a partire dal 1° Gennaio 2004, la zona di massimo riscaldamento tenderà, sempre secondo il modello globale americano, a portarsi verso l’Europa Settentrionale, e la Russia Europea.
Ai primi giorni di gennaio si nota la presenza di un notevole riscaldamento stratosferico nella zona compresa tra la Scandinavia, Mare di Barents, Penisola di Kara, Russia Europea settentrionale.
Lo scorso anno, la presenza di un simile riscaldamento sull’Alaska determinò la formazione di un anticiclone di blocco sul Pacifico, che fece verificare un inverno freddo sulla parte Orientale del Continente Nord Americano.
Stavolta, il riscaldamento avviene dalla parte opposta.
Per quanto non vi possa essere niente di sicuro o di scontato, la posizione dello stratwarming appare quanto mai interessante per condizionare il clima invernale del nostro Continente.