Previsioni meteo: un cambiamento climatico in arrivo
Le correnti fredde di origine artica, che hanno influenzato il meteo nel bacino del Mediterraneo nelle ultime settimane, stanno per ritirarsi verso le proprie latitudini d’origine. Nonostante ciò, fino a domenica le regioni del nord-ovest italiano subiranno gli ultimi effetti di questa massa d’aria gelida. Al contrario, a partire da questo fine settimana, il resto dell’Italia assaporerà un meteo decisamente più stabile e mite, con temperature che potrebbero già raggiungere valori tipici della fine della primavera.
La mitezza s’insinua nell’atmosfera italiana
Il freddo che ha recentemente caratterizzato le condizioni meteo si appresta a diventare solo un’eco del passato. Già a partire da domenica, infatti, si prevede un significativo aumento delle temperature. Queste potrebbero superare le medie stagionali in molte aree della penisola, con picchi di 26-27 °C previsti nelle zone interne del centro-sud e sulla Val Padana orientale.
Un termine di aprile all’insegna del tepore
Il picco di questa fase di clima più mite si avrà a ridosso del termine di aprile, tra lunedì e martedì, con valori termici che potrebbero sfiorare i 30 °C nelle aree interne del Sud e sulle isole maggiori. Tuttavia, questa breve ondata di calore subtropicale sarà seguita dall’arrivo di una perturbazione atlantica. Tale sistema depressionario, penetrando nel Mediterraneo, determinerà la fine della tregua concessa dall’anticiclone. Le conseguenze si manifesterebbero con maltempo che rischia di investire l’Italia proprio in occasione della festa dei lavoratori, portando piogge diffuse principalmente sul Centro-Nord e sul versante tirrenico.
I primi giorni di maggio sotto osservazione
Subito dopo questa fase perturbata di inizio maggio, si prospetta una novità nel meteo del nostro paese. I centri di calcolo prevedono infatti un ritorno dell’alta pressione subtropicale, questa volta però con caratteristiche prettamente estive. Non si esclude che, intorno al 5-7 maggio, le temperature possano superare di gran lunga le medie stagionali in tutta la penisola e in alcune zone dell’Europa centro-orientale. Questo a causa di correnti molto calde provenienti dal Sahara, capaci di elevare la temperatura oltre i 33 o i 34 °C. Si delineano quindi dei primi dieci giorni di maggio alquanto dinamici: inizialmente segnati dal maltempo e da aria più fresca, per poi lasciare il passo a condizioni di calore decisamente più intenso.
La prima decade di maggio si appresta a essere estremamente variabile, con un susseguirsi di meteo instabile e condizioni più serene e calde. Sarà importante seguire gli aggiornamenti per capire meglio come evolverà la situazione e quali saranno le conseguenze sulle attività quotidiane e sugli ecosistemi. Le variabili meteo sono estremamente complesse e, anche se attualmente possediamo strumenti di previsione sempre più accurati, il fattore sorpresa rimane una costante inalterabile nelle dinamiche meteorologiche.