Il vorace ciclone nordatlantico Adheld (979 hPa) investe l’intera fascia oceanica che separa le Isole Britanniche dall’Islanda. I suoi ripetuti attacchi freddi si distendono lungo tutto il versante occidentale europeo.
La sua spinta meridionale determina lo spostamento sopra la nostra Penisola del picco anticiclonico Uschi (1025 hPa), instaurando uniformità meteorologica ad eccezione dei territori prossimi ai rilievi alpini, interessati dall’appropinquarsi del fronte freddo atlantico.
L’enorme fascia anticiclonica mitteleuropea si allunga sui Paesi dell’Est, stroncando definitivamente ogni tentativo di infiltrazione fredda scandinava, indebolendo e defilando la depressione Zoran (1008 hPa) sulle coste del Mar Nero.
Le intrusioni instabili in quota sopra le nostre Regioni settentrionali identificano la superficie frontale dell’attacco depressionario nordatlantico. Rovesci diffusi rimbalzano davanti al completo controllo anticiclonico posto sulle altre Regioni.
La nuvolosità densa di origine oceanica si accaparra dell’intero versante occidentale europeo, offuscando i cieli iberici e francesi. La forma a vortice del suo cuore spicca sopra i cieli settentrionali scozzesi, mostrandosi ben predisposto ad accogliere nuova linfa fredda derivante dai costanti venti freddi groenlandesi, intenti ad abbassare le temperature del Regno Britannico.
Sui Paesi dell’Est, terminato l’affondo scandinavo, si assiste alla ripresa del controllo altopressionario, iniziando a sgombrare i cieli dalle nubi minacciose e ristabilendo temperature miti.