Una supercella temporalesca esplosiva ha colpito, nel pomeriggio di mercoledì 5 giugno, l’Eporediese e buona parte del Canavese. Coinvolta un’ampia area dalla Valli di Lanzo fino al Ciriacese per arrivare fino ad Ivrea e dintorni.
Il capoluogo del Canavese è stata una delle zone più colpite dall’intenso nubifragio, che si è manifestato con la caduta di grandine di grosse dimensioni come vere e proprie biglie di ghiaccio. La grandine è caduta abbondante, trasformando le strade in fiumi di ghiaccio e intasando la rete dei tombini.
A Ivrea, oltre a cantine e alla palestra dell’istituto Cena, si è allagato il lungo Dora con acqua alta decine di centimetri e auto bloccate. La violenta precipitazione non ha risparmiato i paesi vicini, con disagi per grandine e alberi caduti. A Romano Canavese è stato persino scoperchiato il tetto di un locale.
Fenomeni meteo di tale violenza sono innescati dall’inserimento improvviso di infiltrazioni d’aria fresca, che confliggono con l’aria calda presente. Ormai siamo in estate e siamo abituati a questa escalation di temporali intensi, con la grandine di grosse dimensioni che è un fenomeno prettamente estivo.