Non c’è solo il potente ciclone Ingrid a movimentare lo scenario meteorologico dell’Australia. Molto più debole di Ingrid, l’altro ciclone tropicale Willy si è mosso in questi giorni sulle acque dell’Oceano Indiano Meridionale, al largo dell’Australia Occidentale. Nel tardo pomeriggio di giovedì Willy era accompagnato da venti sostenuti fono a 75 miglia orarie, intensità da uragano di categoria 1, la più bassa. Willy, in movimento verso sudovest a 8 miglia orarie, secondo le previsioni doveva lievemente rinforzare nelle 24-48 ore seguenti, spostandosi sempre su mare aperto.
Nel tardo pomeriggio di venerdì, il centro di Willy si trovava 355 miglia a nordovest di Learmouth. Spostandosi verso sud-sudovest a 7 miglia orarie, Willy era accompagnato da venti sostenuti fino a 105 miglia orarie, con le previsioni che lo davano ancora in spostamento verso sudovest, sempre in mare aperto, ma in incipiente indebolimento.
Alle 10 GMT (le 18 locali) di sabato 12 marzo Willy in quel monento ancora ciclone di categoria 3, era centrato a 20,2°S 109,8°E, circa 490 km a ovest-nordovest si Exmouth, e si muoveva verso sudovest a 22 km/h. Superato il picco di massima intensità il ciclone stava già iniziando ad indebolirsi e per le 0 GMT di domenica era previsto centrato a 21,7°S 109,1°E, con venti sostenuti fino a 70 nodi (80 mph).
Rimanendo sempre in mare aperto, anche nelle giornate di domenica (per le 12 GMT posizione prevista 22,3°S 108,7°E, vento sostenuto fino a 65 nodi, categoria 1) e lunedì (per le 12 GMT centro a 23,0°S 107,5°E, vento sostenuto fino a 55 nodi, con declassamento a tropical storm), Willy non avrà altro effetto sulle zone costiere che non le onde notevoli che si dovrebbero abbattere sulle coste.