Il Nevoso è sempre più vicino.
L’autoformazione di nubi da Stau sulla cima è cosa normale, anche in presenza di forte altapressione.
Tra scaccianeve e nubi autoprodotte si intravvede, vicinissimo, il rifugio della cima.
Ecco come era il rifugio il 25 maggio 2005.
Ecco come è adesso, fotografato dai 1796m, nonostante la zona disti solo 20km aerei dal Golfo di Fiume e 40km da quello di Trieste. La galaverna è addirittura potenziata dalla vicinanza del mare con il suo notevolissimo contributo umido che frutta al monte Nevoso, tra l’altro, 3000mm di precipitazioni annue delle quali almeno 10 metri sono di neve. Il manto è, normalmente, presente con costanza da ottobre a inizio maggio.
Foto di Stefano Zerauschek
Pubblicato da Stefano Zerauschek
Il Nevoso è sempre più vicino. L’autoformazione di nubi da Stau sulla cima è cosa normale, anche in presenza di forte altapressione. Tra scaccianeve e nubi autoprodotte si intravvede, vicinissimo, il rifugio della cima. Ecco come era il rifugio il 25 maggio 2005. Ecco come è adesso, fotografato dai 1796m, nonostante la zona disti solo 20km aerei dal Golfo di Fiume e 40km da quello di Trieste. La galaverna è addirittura potenziata dalla vicinanza del mare con il suo notevolissimo contributo umido che frutta al monte Nevoso, tra l’altro, 3000mm di precipitazioni annue delle quali almeno 10 metri sono di neve. Il manto è, normalmente, presente con costanza da ottobre a inizio maggio. Foto di Stefano Zerauschek Cerca per tag: meteo clima Pubblicato da Stefano Zerauschek Inizio Pagina