Dovete darci atto che se ne parla da tempo. Iniziammo a ipotizzare soluzioni del genere alla luce di attente analisi teleconnettive e in particolare sulle dinamiche a carico del Vortice Polare. Quella dinamicità tipica delle fase transitorie – passaggi stagionali – potrebbe sfociare in movimenti meridiani capaci di catapultare aria fredda a medie latitudini.
L’ipotesi freddo è contemplata, stamane, un po’ su tutti i fronti: dai modelli americani a quelli europei. Che significa? Che la probabilità sale. I movimenti potrebbero essere quelli rappresentati in figura, ovvero Anticiclone delle Azzorre a ridosso dell’Europa occidentale e rapida sciabolata artica nel cuore del Mediterraneo. Si tratterebbe di un passaggio fulmineo, ma non per questo meno incisivo. Scorgiamo infatti l’isolamento di un Vortice Depressionario che potrebbe portare maltempo e quindi nevicate a bassa quota.
Non solo. L’irruzione potrebbe innescare un periodo propizio a nuove, più intense incursioni fredde nella prima decade di marzo. Ma ne riparleremo.