SITUAZIONE ED EVOLUZIONE METEO: le correnti dell’Atlantico continuano a dominare lo scenario meteo-climatico sul nostro Paese, dispensando a fasi alterne momenti di forte maltempo a brevi parentesi più asciutte e tranquille. Ma anche dal punto di vista termico le correnti atlantiche sono in forte evidenza.
Le TEMPERATURE di questi giorni infatti continuano a rimanere quasi invariate, senza grossi scossoni, anche tra il giorno e la notte anche perché i cieli, come spesso avviene, si mantengono coperti delle nubi. Insomma, i termometri sembrano essere in letargo e non subiscono dunque particolari mutamenti. Per altro, su alcuni tratti d’Italia, i valori termici risultano anche superiori alla media del periodo. Gira e rigira il vero assente è sicuramente il freddo che in questo periodo dell’anno dovrebbe ogni tanto già farci visita.
Ma le cose potrebbero però cambiare nel futuro prossimo. Se tutto sarà confermato, con l’inizio della prossima settimana, un dormiente Anticiclone delle Azzorre si potrebbe spostare nel suo lato più settentrionale verso le regioni del centro nord Europa, innescando così la discesa di venti freddi in direzione anche dell’Italia.
Le conseguenze sul fronte termico saranno piuttosto ovvie. Ci attendiamo infatti un generale crollo delle temperature che scenderanno davvero a picco fino a raggiungere valori tipici invernali. Tutto normale visto che proprio lunedì 1° Dicembre ci sarà il passaggio dall’Autunno all’Inverno meteorologico.
Ma quanto freddo farà? E quali saranno le zone maggiormente colpite? Partiamo dal fatto che le masse d’aria in arrivo avranno una componente prettamente nord orientale. Ci attendiamo dunque i classici venti di Bora sul Nordest e sul tratto del medio Adriatico. Mentre sul resto del Paese soffierà la Tramontana.
Un calo delle temperature più cospicuo lo avvertiremo sicuramente sull’area del Nordest dove la Bora, già di per se più fredda della tramontana, colpirà in modo più diretto ed evidente.
Ma anche sul resto del Paese i termometri subiranno una bella ridimensionata, ed il freddo si avvertirà anche in forma maggiore proprio a causa della tesa ventilazione.
Attenzione inoltre al Nord Italia: nella notte tra martedì e mercoledì, la possibilità di avere ampi spazi di sereno potrebbe favorire la formazione delle prime GELATE notturne, non solo sui monti ma anche su parecchi tratti della Val Padana.
Insomma, tale evento meteo potrebbe essere l’apripista di ulteriori eventi rigidi che si avranno nel corso della prima quindicina del dicembre, quando ancor maggiori impulsi d’aria fredda potrebbero raggiungere l’Italia.
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– ANCONA