La situazione di calma apparente dovrebbe movimentarsi rapidamente a partire dal primo pomeriggio, esattamente come accaduto ieri, quando con il riscaldamento diurno si sono gonfiate celle temporalesche che hanno prodotto fenomenologia di violenza davvero incredibile, con tornado e grandine gigante tra Emilia e Basso Veneto. Temporali come quelli di ieri hanno avuto una forza davvero eccezionale ed è improbabile che pertanto possano ripetersi episodi di tale portata.Per la giornata odierna, le zone a maggior rischio temporale sono quelle interne del Centro-Sud, specie versanti adriatici (fino alla Romagna) e la Sardegna.
Lo si può chiaramente dedurre attraverso la mappa del nostro indice di rischio temporalesco (denominato ThunderStorm Index fonte www.meteogiornale.it/mappe-modelli-meteo), che ha già avuto ottime performance anche riguardo i maggiori temporali occorsi nella giornata di ieri, 3 maggio. Ovviamente non ovunque scoppieranno i temporali, ma le aree evidenziate con colorazione più marcatamente violacea sono quelle dove gli indici sono attesi maggiormente favorevoli alla convezione. L’atmosfera instabile continuerà a penalizzare l’Italia a suon di acquazzoni ancora nei prossimi giorni, fino ad inizio settimana, per la persistenza di una goccia fredda.