L’ondata di caldo che il 7 luglio ha interessato l’Italia centro-meridionale non ha risparmiato i Balcani. La presenza di isoterme a 850 hpa superiori ai 20°C su parte della Bosnia-Erzegovina, Croazia meridionale, Montenegro e Albania ha portato le massime a valori notevoli su queste regioni. A Podgorica, nel Montenegro, il valore medio delle massime di luglio è 32°C. Mercoledì 7 luglio il termometro è arrivato a 38,2°C, non lontano dal record di luglio, che è di 40°C.
Nello stesso giorno Mostar, in Bosnia-Erzegovina, ha raggiunto i 38°C (media 29°C, record 40°C) e Tirana, capitale dell’Albania, i 34°C (media 31°C, record 38°C).
Pur essendo normale associare il caldo alle Isole Baleari in luglio, è comunque rimarchevole il valore della temperatura minima di 24,5°C registrata a Palma di Maiorca nelle prime ore del mattino di mercoledì 7, visto che la media delle minime per questa località è di 17,0°C in questo mese. Tale valore elevato è stato favorito, oltre che dalla presenza di aria calda, con la +20° a 850 hpa, dalla nuvolosità che è stata presente quella notte, impedendo parzialmente il raffreddamento notturno per irraggiamento.
La stessa onda di calore ha portato, martedì 6, il termometro fino a 40°C a Tabarqa, una località sulla costa nord tunisina, a breve distanza dal confine algerino, dove la media delle massime, appunto per l’effetto mitigatore del mare, è inferiore ai 30°C in luglio.
La depressione che nella stessa giornata di mercoledì 7 luglio era centrata tra Bretagna e Normandia, responsabile indiretta dell’onda di calore di cui sopra (richiamo africano sul suo bordo orientale), ha portato piogge molto intense soprattutto in Bretagna tra martedì notte e mercoledì. A Lorient, costa bretone, luglio porta normalmente 55 mm di pioggia totale, ma tra le 18 di martedì e le 12 di mercoledì ne sono caduti ben 67.
E’ questo un periodo di piogge intense in tutta l’Asia orientale e meridionale. La città costiera cinese di Pingtan riceve normalmente, infatti, 88 mm durante il mese di luglio. Circa metà della pioggia media mensile è caduta in sole 6 ore, tra le 6 e le 12 GMT del 7 luglio, quando sono scesi al suolo 42 mm.
Ancora più piovosa la città indonesiana di Padang che riceve normalmente in luglio ben 273 mm. Intensi rovesci nelle 6 ore antecedenti le 12 GMT di mercoledì 7 luglio hanno dato un generoso contributo, visto che hanno scaricato 95 mm di pioggia.
Passiamo nell’Asia sudoccidentale, dove martedì 6 luglio diverse località hanno raggiunto e talvolta superato i 46°C. Kuwait City, capitale dello stato omonimo, ha raggiunto i 47°C, come pure El Ayn, negli Emirati Arabi. Doha, nel Qatar, si è fermata, si fa per dire, a 46,7°C. Molte poi le stazioni in Iraq e nel sudovest iraniano che hanno toccato i 46°C.
Grande caldo lunedì 5 luglio anche nell’ovest della Cina, culminato negli oltre 44°C toccati a Turfan, seguiti da una minima notturna di 29°C. Turfan è una sorta di “Valle della Morte” cinese, trattandosi di una depressione, con il livello del fondo ben al di sotto di quello marino, similmente appunto alla famosa, altrettanto infuocata, “Valle della Morte” californiana.
Ancora molto caldo martedì 6 anche in molte parti del Giappone, specialmente nell’isola di Honshu, la principale dell’arcipelago. Maebashi, Osaka e Matsumoto sono arrivate rispettivamente a 36,1°C, 35,7°C e 35°C, mentre la media delle massime per tutte e tre queste località è inferiore a 30°C per il mese di luglio.
Dopo tanto caldo, “rinfreschiamoci” in Antartide, dove Vostok martedì ha raggiunto i -75°C, mentre Dome “C” è arrivata a -79°C.