Un nubifragio killer ha investito questa mattina l’Isola d’Elba provocando anche l’ennesimo episodio novembrino di morte e distruzione, dopo il terribile week-end che era iniziato con l’alluvione a Genova per poi proseguire con i nubifragi della Campania e del materano: anche in questi ultimi casi si sono purtroppo contate delle vittime. L’evento meteo che ha sconvolto l’Elba risulterebbe estremo; sarebbero caduti quasi 250 millimetri in una stazione di Marina di Campo, ovvero un quantitativo che è pari a più del triplo della media mensile.
Le violente piogge, concentrate nell’arco di poche ore, hanno colpito i settori meridionali ed occidentali dell’Isola e provocato l’esondazione del fosso degli Anzi: un fiume d’acqua, detriti e fango, alto a tratti più di un metro, ha invaso strade e case di Campo dell’Elba, un paese completamente sommerso ed ancora in parte inaccessibile. Ponti crollati, frane, strade interrotte e paesini isolati. Danni e distruzione anche nel lungomare e sulla spiaggia di Marina di Campo, letteralmente scomparsa e irriconoscibile per la furia d’acqua e fango. E proprio a Marina di Campo un’anziana è stata travolta nella propria abitazione dalla furia dell’acqua, mentre un’altra è stata salvata a Borandasco in extremis mentre rischiava d’annegare. Ci sono poi stati anche di 5 feriti, di cui uno grave.
I nuovi estesi allagamenti all’Elba sono il frutto di una “messa in sicurezza” che certamente non sembra aver risolto le lacune del territorio che continuano puntualmente a venire a galla. Questa nuova inondazione colpisce a distanza di appena 3 anni dal precedente evento significativo, ma già nel settembre del 2002 vi era stata un’altra tragica alluvione. Dopo l’evento del 2002 erano state eseguite alcune opere di difesa e di contenimento nelle aree più vulnerabile, ma gli ultimi eventi dimostrano che il territorio elbano non è ancora in sicurezza e che se fosse continuato a piovere solo per qualche ora si sarebbe prodotta in molte delle piane dell´Elba una situazione simile a quella del 2002.