Parte della Svezia ha sperimentato alte temperature lunedì 13 settembre, con Stoccolma che ha raggiunto una massima di 20,7°C, circa 6°C più alta della norma del periodo. Tuttavia un fronte freddo ha presto introdotto condizioni molto più fresche (massima del 14 settembre 16,1°C).
Fa molto più freddo nel nord del paese, dove il 14 settembre abbiamo avuto molte minime negative, fra cui: Karesuando -2,0°C, Pajala -2,1°C (e solo +2,3°C la massima), Arjeplog -0,1°C. Gelate diffuse anche in Finlandia: minime Muonio -2,6°C, Ivalo -0,3°C, Sodankyla -0,1°C. Qualche nevicata nella Lapponia finlandese e svedese. A Kiruna, città mineraria nel nord della Svezia, è stata segnalata neve debole dalle 10 alle 12 UTC, con 1°C (la massima è stata 2°C). Nella vicina Gallivare neve, a tratti mista a pioggia, addirittura dalle 6 alle 15 UTC, con temperatura tra 0° e 2°C.
Rimaniamo in Europa. E’stata calda a Ginevra la notte fra lunedì 13 e martedì 14 settembre, con una minima di 17,2°C, circa 6°C più elevata rispetto alla norma del periodo. Durante la giornata il tempo è però cambiato e un fronte freddo ha introdotto condizioni più fresche.
Il medesimo cambio di circolazione è stato all’origine delle piogge intense che hanno colpito parte della Francia, con Montpellier che ha ricevuto 54 mm in 18 ore, tra le 18 GMT di lunedì e le 12 GMT di martedì, più della metà della media di settembre, che è di 100 mm.
Se a Montpellier forti piogge in questo periodo, quando le “incursioni” di aria fredda sul Mediterraneo trovano le acque di questo mare ben calde, non sono affatto insolite, più sorprendente può sembrare il fatto che vi siano state ultimamente giornate molto piovose in alcune zone dell’Iran settentrionale. La città portuale di Bandar-e-Anzali, sulle rive del Mar Caspio, per esempio è stata investita da 147 mm di pioggia tra sabato mattina e lunedì sera, ora locale. La media pluviometrica di settembre per la località non è comunque bassa, visto che parla di 162 mm.
Piogge intense hanno colpito Cotonou, in Benin, Africa occidentale, con 43 mm accumulati in 6 ore, dalle 6 alle 12 GMT di martedì 14 settembre. Il totale riferito a 30 ore (dalle 6 di lunedì alle 12 di martedì) è stato di 79 mm, 13 mm in più di quanto Cotonou si attenda normalmente nell’intero mese di settembre.
Piogge intense anche in alcune regioni orientali della Cina (depressione Haima in azione). La città di Weifang è stata una delle più colpite, con 56 mm caduti in 6 ore (dalle 6 alle 12 GMT di martedì 14). Siamo appena al di sotto della media pluviometrica si settembre, che è di 58 mm.
Facciamo il punto su questa depressione tropicale Haima, che nella sera di martedì era in azione sui territori della Cina orientale, dopo aver toccato terra lunedì circa 200 miglia a sud di Shangai. Essa si sposta verso nordovest indebolendosi, tanto che dovrebbe dissolversi tra oggi e domani. Tuttavia questa depressione è stata protagonista del tempo per diversi giorni, come “produttrice” di piogge intense, tra cui spiccano i 400 mm circa di Taipei, Taiwan, negli ultimi giorni della scorsa settimana. Anche le piogge intense della penisola coreana, di cui abbiamo scritto qualche giorno fa, sono collegate, almeno indirettamente, a questa depressione.
Dopo le alluvioni di luglio, il Bangla Desh aveva avuto un agosto relativamente più tranquillo sul fronte delle piogge, comunque frequenti e abbastanza intense, cosa normale visto che lo scorso mese fa parte a pieno titolo della stagione delle piogge monsoniche. In questi ultimi giorni il paese è stato invece di nuovo investito da precipitazioni molto abbondanti, come pure le regioni dell’India confinanti e la parte occidentale della Birmania, o Myanmar. Già abbiamo scritto ieri delle piogge torrenziali del 12 settembre, mentre ora vi riportiamo alcuni accumuli di lunedì 13: Dacca (Bangla Desh) 340 mm, Feni (Bangla Desh) 184 mm, Agartala (India) 99 mm.