La possente propulsione verticale ed orizzontale di Nives (1025 hPa) consente a tutto il settore centrale europeo di beneficiare di una robusta stasi meteorologica.
La depressione scandinava (995 hPa) è stata relegata alle latitudini artiche, mentre gli attacchi oceanici (989, 994 e 995 hPa) si infrangono ripetutamente sul muro occidentale della vasta area altopressionaria.
Nel Mediterraneo permane una situazione molto instabile. La depressione Kristian (1005 hPa) non trova vie di uscita. Favorita da una prolungata stasi circolatoria, esercita la sua influenza frontale occlusiva sull’Italia e sui Paesi balcanici, ricevendo ulteriore carica dalla non lontana depressione nordafricana a 1007 hPa.
Le nubi basse che offuscano i cieli dalle coste catalane sino al Bosforo sono il frutto dell’isolamento del vortice di bassa pressione determinato del brusco stacco meteorologico provocato dall’anticiclone centro-occidentale.
Le temperature sull’Italia rimangono miti, anche se accompagnate da precipitazioni sparse in risalita verso le Regioni settentrionali.
Rovesci che intendono colpire anche i settori balcanici ed ellenici, a fronte della costante risalita delle correnti caldo-umide meridionali.
I cieli limpidi mitteleuropei seguono il tracciato ovest-nordest del viaggio di Nives. La Gran Bretagna e la Scandinavia meridionale si ritrovano baciate dal sole e da temperature miti.