Una intensa perturbazione è transitata nel Regno Unito tra sabato 2 dicembre e le prime ore di domenica 3. La perturbazione si è caratterizzata soprattutto per i fortissimi venti da sud-sudovest, che in molte località del Regno Unito e dell’Irlanda hanno superato, nelle raffiche più intense, le 60 miglia orarie (100 km/h). In Galles ed Inghilterra meridionale, non poche località hanno registrato raffiche con velocità da uragano. Alcuni esempi di velocità massime toccate domenica: Drumalbin e Isle of Portland 112 km/h, Langdon Bay 116 km/h, St.Marys 126 km/h, Culdrose 135 km/h. A Plymouth, sulla costa meridionale inglese, si sono toccate le 90 miglia orarie, ben 145 km/h. In Galles, raffica massima a 158 km/h a Mumbles Head, 129 km/h a Pembrey Sands.
In Irlanda del Nord, la raffica massima più violenta si è registrata a Bangor Harbour, con 98 km/h. Nella Repubblica dell’Eìre, 119 km/h a Rosslare e Malin Head, 114 a Belmullet, 108 a Shannon, 104 a Dublino, 101 a Cork. In Scozia, picchi a 125 km/h a Tiree Island, 109 a Islay/Port Ellen, 104 a Peterhead Harbour.
Le piogge portate dalla perturbazione non sono invece state eccessive, con accumuli in genere inferiori a 40 mm. Tulloch Bridge 46 mm, Eskdalemuir 40, Skye 40: queste le località scozzesi che hanno ricevuto più pioggia tra le 18 GMT di sabato e la stessa ora di domenica. In Inghilterra, 52 mm a Shap e 43 a Keswick, nello stesso periodo. In Eire, 34 mm a Belmullet, in Irlanda del Nord 37 mm a Glenanne.
La tempesta che ha interessato le Isole Britanniche è stata generata da una profondissima area di bassa pressione, il cui minimo misurava a metà mattina di domenica 967 hPa ed era posto sulla Scozia. Vi era uno scarto barico tra Scozia e sud dell’Inghilterra di oltre 30 hPa, da qui la genesi di fortissimi venti.