S’avvicina a grandi passi il periodo natalizio e come consuetudine annuale già si và alla ricerca delle tendenze meteo. In molti si augurano un bianco Natale, un evento, dobbiamo dirlo, capita raramente su buona parte del territorio nazionale. Se si eccettuano Alpi ed Appennini, affinché la “dama bianca” giunga in pianura debbono verificarsi particolari configurazioni bariche in grado di convogliare sia l’aria fredda che le nubi.
Di questi tempi è giusto osservare quanto ci propone il tempo nell’arco delle 48-72 ore, considerando le tendenze a lungo termine come tali, ossia un percorso da tracciare nel corso dei giorni, con le dovute cautele e passibile di modifiche talvolta sostanziali. Tuttavia è evidente che qualcosa stia effettivamente mutando. Non v’è più quel sole perdurante delle passate settimane. Così come vanno gradualmente diradandosi le nebbie, destinando spazio alla nuvolosità più o meno compatta.
Volendo riportare fedelmente quanto mostrato dai modelli matematici di previsione, è possibile notare lo smantellamento di quella che agli albori fu l’alta pressione subtropicale, per poi assumere, progressivamente, i caratteri di anticiclone continentale. In Oceano è presente una vasta struttura depressionaria che, nei prossimi giorni, sarà responsabile del deciso cambiamento annunciato oramai da diverso tempo.
Effetti evidenti già dal weekend, allorquando s’è assistito ad un aumento della copertura nuvolosa, specie al Nord, o comunque a passaggi nuvolosi da Ovest verso Est. Una debole onda ciclonica andava difatti ad interessare la Penisola Iberica, isolando successivamente una blanda goccia fredda in quota in rapido spostamento verso le coste del Nord Africa. Ondulazione che poi, indebolita e contrastata dal campo anticiclonico, proseguiva la sua corsa in direzione dell’Europa Centrale, laddove giungevano nubi e precipitazioni.
Nuvolosità che è stata in grado di raggiungere alcuni settori del Nordovest, specie lungo l’arco alpino, apportando precipitazioni a carattere sparso, nevose sui rilievi, tra l’alta Lombardia, il Levante Ligure, l’Emilia e l’alta Toscana, nella notte lungo le coste dell’alto Lazio e del Golfo di Napoli.
Attualmente è possibile, tramite osservazione satellitare, distinguere vari corpi nuvolosi sparsi nella Penisola. In taluni casi si tratta di nuvolosità medio bassa, figlia di foschie o nebbie notturne, in altri di addensamenti in gradi di apportare precipitazioni a carattere sparso. I modelli a scala locali indicano infatti piogge su Toscana, Lazio, Marche occidentale, Ovest Abruzzo, costa campane e Calabria Centro Settentrionale. Zone, quest’ultime, che al pomeriggio potranno essere colpite da fenomeni localmente moderati. Qualche piovasco potrebbe cadere anche su Sicilia Nord orientale e sul Gargano.
Il resto del Paese potrà beneficiare d’un’altra giornata sostanzialmente secca, salvo sporadiche nevicate lungo l’arco alpino a quote medio alte. Non mancheranno comunque le nubi sparse, sospinte da moderati venti occidentali che avranno l’onere di tenere le temperature su valori sostanzialmente sopra media.