Gran neve in Bosnia-Erzegovina. Alla Bjelasnica (m 2070), la montagna olimpica di Sarajevo, gli 86 mm di neve fusa caduti tra le 6 GMT di venerdì 3 e la stessa ora di sabato 4 febbraio hanno portato l’altezza del manto nevoso da 122 a 217 cm. Nelle stesse 24 ore, 75 mm a Ivan Sedlo, con manto nevoso cresciuto da 52 a 170 cm. Grande nevicata anche a Sarajevo, con 66 mm in 24 ore (caduti con T sempre inferiore a -10°C) e manto nevoso passato da 24 a 101 cm. Paralizzato l’aeroporto della capitale bosniaca. Anche nella più bassa Mostar (a soli 99 m) la neve ha raggiunto i 52 cm alle 6 GMT di sabato 4 febbraio.
In Montenegro, tra le 6 GMT del 3 febbraio e la stessa ora del 4, 125 mm di precipitazione a Niksic, 92 a Herceg-Novi Igalo, 71 a Zabljak, 45 a Tivat. A Zabljak (m 1450) la precipitazione è stata nevosa, con manto nevoso passato da 112 a 167 cm. Neve, poi pioggia e nuovamente neve, anche ai 647 m di Niksic, passata da 27 a 35 cm, ma con un picco di 46 cm alle 18 GMT del giorno 3. Abbondanti nevicate anche in Serbia, alle 6 GMT del 4 febbraio la neve era alta 25 cm a Belgrado/Surcin, 32 a Kraljevo, 35 a Krusevac, 37 a Dimitrovgrad, 70 a Plevlija, 81 a Zlatibor,84 a Sjenica, 120 al Kopaonik (m 1711). La neve ha continuato a cadere in tutto il paese anche nelle ore successive. Come accennato, neve copiosa anche a Belgrado, con chiusura delle scuole e collasso del traffico cittadino. Il governo ha decretato lo stato d’emergenza in 17 comuni, isolati da giorni dal resto del mondo, mentre le previsioni annunciano precipitazioni nevose per almeno altre 72 ore. Gli autobus e i tram belgradesi, molti arrestati dal gelo, accolgono a bordo i senzatetto per ripararli dal freddo.
In Croazia, piogge torrenziali sulle coste meridionali e neve, localmente abbondante, nel resto del paese. Tra le 6 GMT del 3 e la stessa ora del 4 febbraio, 133 mm di pioggia a Dubrovnik/Cilipi. Alle 6 GMT del 4 febbraio la neve era alta 9 cm a Zadar, 15 a Split/Marjan (queste due stazioni sono costiere), 24 a Sibenik (77 m), 28 a Gradiste e Osijek/Cepin, 38 a Gospic. Solo 3-5 cm nelle varie stazioni di Zagabria, dove la nevicata è stata modesta ma accompagnata da temperature rigidissime, intorno ai -10°C.
In Europa orientale, localmente il gelo si è ulteriormente accentuato nella notte tra venerdì 3 e sabato 4 febbraio. In Lituania, Utena -28,8°C, Siauliai -27,2°C, Kaunas e Vilnius -26,6°C. In Lettonia, Zoseni -30,4°C, Aluksne -30,0°C, Gulbene -29,3°C, Daugavpils -28,1°C, Riga -25,6°C. In Estonia, Jogeva -34,3°C, Voru -32,2°C, Tilrikoja -31,9°C, Valga -31,2°C, Tartu -29,3°C, Tallinn -26,5°C. In Bielorussia, Klicev ha registrato -33,0°C, Polock -31,5°C, Dokshitsy -31,0°C, Bobruysr e Vitebsk -30,1°C, Lyntupy -30,0°C, mentre Minsk si è fermata a -26,6°C. Venerdì 3, la massima più alta è stata il -15,8°C registrato a Brest.
Continua il gelo estremo anche in Polonia. Nella notte tra il 3 e il 4 febbraio, Bialystok -29,9°C, Siedlce -29,0°C, Zamosc -28,4°C, Suwalki -27,3°C, Varsavia -23,0°C, Cracovia -22,4°C. Ovunque inferiori ai -5°C le massime, Varsavia venerdì si è fermata a -13,1°C, Cracovia a -14,7°C. In Polonia, il numero delle vittime del gelo è salito a 45.
Gelo ancora killer in Ucraina, dove nella notte tra venerdì e sabato Volodymyr è scesa a -25,0°C e Rivne a -23,3°C, con temperature quindi in lieve risalita rispetto a 24 ore prima. Il totale delle vittime per il gelo è però salito a 122.
In Germania sono due i deceduti per il gran freddo, un “homeless” a Magdeburgo e un’anziana che si era arrischiata a fare il bagno in un lago ghiacciato in Sassonia. Sabato 4 febbraio, la bavarese Oberstdorf (m 810) ha visto il termometro precipitare a -28,5°C, mentre oltre 2000 metri più in alto la Zugspitze si è fermata a un ragguardevole -27,7°C. -24,7°C a Leutkirch, -22,2°C a Garmisch e Roth, -21,8°C a Kempten e Neuburg, -20,0°C ad Augsburg, -19,5°C a Norimberga, -19,0°C a Berlino/Schoenefeld, -18,2°C a Monaco Flughafen.
Sempre paralizzate dal gelo anche Repubblica Ceca e Slovacchia, con valori minimi scesi sabato, nella prima, fino ai -22,7°C di Lysa Hora e ai -22,6°C di Karlovy Vary. In Slovacchia, -23,2°C a Liesek, -22,4°C a Strbske Pleso.
Terribili i valori registrati in Svezia sabato 4 febbraio, con molte stazioni scese sotto i -40°C anche nella parte centrale del paese. Registriamo tra gli altri Kvikkjokk e Gunnarn -42,5°C, Vajmat -42,1°C, Alvsbyn -41,2°C, Lycksele -41,0°C, Asele e Vilhelmina -40,2°C. Gielas -39,8°C. In Finlandia, Kuusamo -38,2°C, Sodankyla -38,1°C, Suomussalmi -36,7°C, Pello -36,2°C, Jyvaskyla -34,6°C, Kajaani -34,5°C, Savonlinna -33,8°C, Kuopio -33,0°C, Mikkeli -32,0°C, Tampere -31,1°C, Helsinki-Vantaa -26,5°C.
Ha nevicato ad Algeri, accumulando anche nei quartieri collinari, fatto che non accadeva del gennaio 2005. Tra le 18 GMT di venerdì 3 e la stessa ora di sabato 4 febbraio, ad Algeri Port sono caduti 70 mm di pioggia, con temperatura scesa fino a 3,9°C nel pomeriggio di sabato. Ad Algeri Dar El Beida, nelle stesse 24 ore sono stati 50 i millimetri di precipitazione, ma tra le 0 e le 18 GMT ha prevalso la precipitazione nevosa (con un intervallo di pioggia nel primo pomeriggio), con temperatura spesso inferiore a 1°C. Anche a Jijel Achouat la precipitazione è divenuta nevosa nel pomeriggio di sabato, in questa stazione sono caduti complessivamente 52 mm nelle ultime 24 ore, ben 151 nelle ultime 48 ore. Neve ovviamente anche tra i monti dell’Atlante, localmente abbondante (a Medea, m 981, 55 cm al suolo alle 18 GMT di sabato, 36 ore prima erano solo 14, 50 mm la precipitazione complessiva). Intense, sull’Atlante, anche le gelate, con -6,5°C a El Bayadh, -5,0°C a Tiaret, -4,9°C a Neema, -4,7°C a Djelfa, -4,6°C a Medea.
Gelo e neve anche sulle montagne delle Tunisia. La neve è caduta sabato ai 1091 m di Thala, con temperatura scesa fino a -1,9°C. Neve anche ai 700 m di Kasserine.
In Asia, molte stazioni sotto i -50°C sabato in Siberia, con -53,6°C a Ojmjakon, -52,2°C a Ilirnej, -51,4°C a Markovo. Abbondantemente inferiori ai -40°C molte stazioni della Mongolia: Gandan Huryee -44,9°C, Rinchinlhumbe -43,8°C, Tosontsengel e Ulaan-Gom -43,1°C, Baruunturuun -42,7°C.
La tempesta di neve che venerdì 3 febbraio ha interessato Denver e il Colorado, si è spostata sabato nel Nebraska. A Omaha, dopo 12 ore di precipitazione nevosa tra le 6 e le 18 GMT di sabato (16 mm) si erano depositati 15 cm di neve al suolo. In alcune aree dei dintorni della città il manto nevoso ha raggiunto i 20 cm. Neve anche a Lincoln e, più a est, a Des Moines (Iowa), con 8 cm accumulati tra le 6 e le 18 GMT (8 mm di precipitazione).