Sembrava che l’Alta Pressione potesse regalarci un periodo di bel tempo, che potesse distruggere le velleità atlantiche sul nascere o perlomeno smorzarne gli entusiasmi. Invece no, non è così. Sole e clima mite sono state una gradevole parentesi in un quadro perturbato che fin da Settembre ha lasciato ben poco spazio ai domini anticiclonici. Se fosse una di quelle perturbazioni atlantiche degli anni ’90 allora saremo stati felici. Avremmo avuto la certezza “quasi” assoluta che la pioggia sarebbe caduta con criterio, senza eccessi. Invece siamo costretti a preoccuparci ed è così da qualche tempo a questa parte. Perché non è solo quest’anno che si sente parlare di alluvioni, frane e smottamenti. E’ accaduto l’anno scorso, quello precedente, e via discorrendo.
Due anni fa, forse in tanto lo ricordano, ci fu un Autunno condizionato da autentiche bufere di vento, accompagnate da piogge particolarmente abbondanti nei versanti tirrenici. Beh, quella che va manifestandosi è una fase di maltempo che ripercorre grosso modo le stesse dinamiche. Una profonda area di Bassa Pressione sulla Francia, un richiamo libeccioso ficcante e precipitazioni che nelle aree esposte potrebbero creare non pochi problemi. Nubifragi, ma anche mareggiate. Perché il vento, l’altro elemento fondamentale oltre alle piogge, soffierà davvero forte e sul Tirreno si patiranno gli effetti di un mare agitato, molto agitato o anche burrascoso.
Il primo assalto è in atto. Piove al Nord, ma con moderazione. Piove sui versanti tirrenici e tra Lazio e Campania la moderazione è tutt’altro che garantita. Piove in Sardegna e da stasera la fascia occidentale insulare sarà soggetta a condizioni di forte maltempo. Maltempo che, sulle ali del Libeccio, salirà verso SW e a fine giornata comincerà a coinvolgere il Nordovest. I primi rovesci coinvolgeranno il Levante Ligure, poi i settori occidentali piemontesi e valdostani. La neve coprirà le Alpi a partire dagli 800/1000 m di quota. I rovesci riappariranno anche su coste toscane e laziali e durante la notte l’impulso perturbato si dirigerà di gran carriera verso le restanti regioni Settentrionali. Precipitazioni localmente abbondanti potrebbero coinvolgere Liguria e Lombardia, insistendo anche nelle prime ore del martedì.
Un martedì perturbato sul versante tirrenico, o meglio, estremamente perturbato. Forti rovesci cadranno su Toscana, Lazio, Campania, ma anche in Basilicata e sull’Umbria. Coinvolto anche il Triveneto ed anche in questo caso i fenomeni dovrebbero risultare consistenti durante la mattinata. Sulle Alpi nevicherà dai 1200 m, abbondantemente oltre i 1500 m. Per quel che concerne i versanti Adriatici, beh, visto che spirerà il Libeccio è evidente che la protezione appenninica favorirà condizioni meteo migliori specie lungo le coste. Nelle aree appenniniche di ponente – ma anche su Marche e Abruzzo al primo mattino – non mancheranno dei rovesci. Da segnalare, infine, una nuova accentuazione serale dei fenomeni sul Levante Ligure e qualche acquazzone sulla Sicilia occidentale.
L’azione ciclonica proseguirà anche mercoledì, innescando ulteriori forti rovesci nelle regioni del versante tirrenico. Quindi su Toscana, Lazio, Campania, Basilicata e Sardegna. Ancora tempo incerto sul Nord Italia, ma le precipitazioni dovrebbero risultare meno diffuse e persistenti. Le condizioni migliori si avranno sui versanti adriatici e ionici, ove il Libeccio spingerà raffiche favoniche in direzione dei litorali.
Da giovedì spazio ad un graduale miglioramento. Le schiarite cominceranno ad invadere il Nord Italia, prevarranno nelle regioni adriatiche e ioniche, mentre sui settori tirrenici indugeranno nubi irregolari ed ulteriori rovesci. I rasserenamenti diverranno ancor più ampi venerdì, a parte qualche insignificante annuvolamento al Nord e nelle zone tirreniche. Quel che sarà nei giorni successivi, ovvero durante il weekend, sarà oggetto di dibattito nell’editoriale del meteo a lungo termine.