Dopo non essersi quasi mai fatto notare durante il corso della stagione estiva, ecco che nell’ultima settimana di Agosto l’Anticiclone delle Azzorre è tornato ad espandersi in direzione del bacino centro-occidentale del Mediterraneo, coinvolgendo parte dell’Europa Centrale e relegando alle alte latitudini continentali il passaggio delle vere perturbazioni atlantiche.
L’ala periferica anticiclonica di matrice oceanica interessa al momento le nostre regioni, consentendo all’estate di tornare a mostrare il suo volto più umano, nel senso di condizioni meteo soleggiate accompagnate da temperature nella norma e caldo mai eccessivo.
Questi elementi dovrebbero caratterizzare il normale corso delle stagioni estive, tuttavia già da diversi anni siamo ormai abituati alle frequenti sortite dell’Anticiclone nord-africano, responsabile di stabilità, ma anche delle ondate di calore accentuate, a volte pure con carattere di persistenza.
In questa stagione estiva non abbiamo mai avuto questo tipo d’eccessi, come invece avvenuto nel 2007 su gran parte del Centro-Sud. Questo docile finale dell’estate meteorologica mostra tuttavia, fin da subito, degli elementi importanti da porre in considerazione.
La struttura anticiclonica, già abbastanza solida al suolo, è invece piuttosto timida alle quote medio-alte dell’atmosfera, ovvero laddove entrano in gioco i meccanismi atti alla formazione della nuvolosità. Ad altezze di oltre i 5000 metri si può infatti osservare il transito di un modesto asse di saccatura attualmente centrato fra Mar Ligure ed Alto Tirreno, costituito da un flusso di correnti fresche che attivano dei vivaci contrasti termici.
In vicinanza di questo transito di una relativa figura d’aria fresca in quota, si sviluppano le maggiori situazioni temporalesche, esaltate in queste ore dal calore diurno. Nubi temporalesche sono infatti in azione sui settori sud-occidentali alpini, e lungo la fascia appenninica ligure centro-orientale e settori tosco-emiliani. Nelle ultime ore qualche focolaio temporalesco si segnala anche sul viterbese.
Altri temporali interessano la Sicilia Centro-Orientale, all’interno di un quadro meteorologico caratterizzato dal recente passaggio di una modesta linea d’instabilità sospinta da correnti sud-occidentali. Sul resto del Paese la situazione appare più tranquilla, anche se non manca una diffusa cumulogenesi sulle principali arterie montuose e zone interne limitrofe.
Come accennato, le temperature si sono complessivamente ridimensionate di parecchi gradi, anche al Sud. Non sono molte le località che riescono agevolmente a superare i 30 gradi, prevalentemente concentrate lungo le regioni centro-meridionali e le Isole Maggiori. Le punte massime, di 33 gradi, sul cagliaritano, sotto lo spirare di un moderato maestrale, che si scalda attraversando la piana del Campidano.
Nei prossimi giorni la situazione non muterà in misura rilevante, anzi l’insistenza di una relativa debole goccia fredda in quota favorirà il mantenimento di condizioni meteo diurne leggermente instabili, specie lungo la dorsale appenninica.