Si aggrava, a distanza di ore, il bilancio del violentissimo terremoto di magnitudo 7.2 che ha colpito le Filippine, con particolare riferimento alle isole di Bohol, Cebu e Siquijor, dove tra l’altro continuano senza sosta le scosse di assestamento. Al momento le vittime accertate risultano 93 a fronte di 167 persone rimaste ferite, ma non si tratta purtroppo di un numero ancora definitivo: non è ancora chiaro quanti sono i dispersi che potrebbero essere rimasti coinvolti dal crollo di diversi palazzi, fra cui anche alcuni di pregiato valore storico-artistico.
Secondo il capo dell’istituto nazionale filippino di Vulcanologia, il sisma avrebbe rilasciato un’energia pari a 32 bombe atomiche di Hiroshima. Si tratta di una zona molto sismica, in quanto le Filippine si trovano sul cosiddetto “Anello di Fuoco”: l’ultimo grande terremoto risale al 6 febbraio 2012. Il sisma ha scatenato il panico tra la popolazione ed i numerosi superstiti: nel timore di uno tsunami, in migliaia si sono accalcati per cercare riparo sulle alture. Il Pacific Tsunami Warning Centre non ha aveva comunque ritenuto di diramare un allarme tsunami al largo del Pacifico.