197.000 kmq, quasi interamente pianeggiante, esteso tra 12° e 16°N lungo le coste occidentali africane, questo è il Senegal, paese conosciuto in Italia per i molti immigrati da esso giunti.
Il paese ha clima tropicale, quindi caldo tutto l’anno, secco nella parte nord, più umido a sud. La stagione secca va da metà novembre a maggio ed è caratterizzata da freschi venti alisei di nordovest sulle coste e dalla prevalenza dell’harmattan, il vento secco proveniente da nordest, quindi dal Sahara, nell’entroterra. Per il resto dell’anno venti caldi e umidi risalgono da sud, spostando con essi la Inter-Tropical Convergence Zone (ITCZ), quella dove avviene lo scontro tra gli alisei, lungo la quale si originano le piogge, spesso rovesci temporaleschi.
Praticamente è un monsone il vento da sud che porta la stagione delle piogge e un tempo caldo e afoso, già a giugno nel sud e a luglio nella parte centrale del paese. Le piogge anche al culmine della stagione rimangono più abbondanti nel sudest e al contrario più scarse nel nord, che fa parte della fascia del Sahel, dove la stagione delle piogge è più breve e talvolta non arriva affatto, con conseguenti carestie in questo paese, come in quelli più a est (Mali, Niger). Allo stesso modo quando in autunno la ITCZ si ritira verso sud le piogge cessano prima nel nord, dove la seconda metà di ottobre è già asciutta, poi nel sud, dove gli ultimi acquazzoni cadono tra fine ottobre e inizio novembre. La minore copertura nuvolosa e le minori precipitazioni fanno si che nel nord le temperature nel periodo delle piogge siano più elevate che nel sud.
Riepilogando oltre i 14,5°N cadono meno di 500 mm/anno (tra 50 e 100 in luglio e agosto), tra 13° e 14,5°N ne cadono tra 500 e 1000 (tra 100 e 200 in luglio e agosto), sotto i 13°N si superano i 1000 mm/anno, con apporti oltre i 200 (e localmente oltre i 400) in luglio e agosto.
Le isoterme di gennaio (in °C, come tutte le temperature che indicheremo) sono intorno ai 25° al 14° parallelo (più fresco sulla costa), mentre quelle di luglio sono sui 26°/27° sulla costa, 27°/28° nel sud e 28°/30° nel nordest. A parte la costa, dove i mesi più caldi sono quelli da luglio a ottobre, nel paese la stagione con le più alte temperature è quella pre-monsonica, ovvero il periodo aprile-maggio (nel nord anche giugno).
A Dakar (14,7°N) i mesi da marzo a maggio sono i più soleggiati, mentre il minor numero di ore di sole si ha ad agosto, al culmine della stagione delle piogge. I venti alisei freschi e asciutti fanno si che dicembre e gennaio siano i mesi con la minore umidità relativa (medie 64% e 70%), mentre il periodo da agosto ad ottobre è quello in cui il tasso d’umidità è più elevato (massimo 82% in settembre). Febbraio è il mese più fresco con 20,9°, poi abbiamo 22,0° in aprile, 27,4° in luglio e agosto, 27,7° in settembre e ottobre, 23,0° in dicembre (media annua 24,5°). Rispetto alle località dell’entroterra, le temperature massime, soprattutto nelle stagioni asciutte, sono molto più basse, grazie alla benefica influenza delle brezze oceaniche. Raramente a Dakar si superano i 33°C, salvo quando la configurazione barica è tale da favorire venti caldi e secchi dall’entroterra, capaci di inibire le brezze, il record storico della capitale è 42,7°C. Le piogge sono virtualmente assenti da gennaio a maggio (3 mm complessivi), molto scarse in novembre e dicembre (4 e 3 mm). La stagione umida comincia con i 15 mm di giugno, raggiungendo il picco con 215 mm in agosto, scemando fino ai 42 mm di ottobre. 505 mm è il totale annuo.
Saint-Louis, più settentrionale (16°N), anch’essa marittima, rientra nella fascia più asciutta con i suoi 376 mm/anno, con 11 mm complessivi nel periodo novembre/maggio, piogge che iniziano timidamente in giugno (14 mm) per arrivare al picco in agosto (154 mm) e terminare a inizio ottobre (23 mm nel mese). Vediamo le medie delle minime e delle massime: gennaio 15,2°/30,5°, aprile 18,0°/31,7°, luglio 24,4°/30,7°, agosto 25,0°/31,5°, ottobre 23,5°/30,7°.
A sud dell’enclave gambiana, Kolda (12,9°N) riceve 1022 mm/anno di pioggia, che iniziano a fine maggio (13 mm), sono già abbondanti in giugno (114 mm), notevolissime da luglio a settembre (agosto 288 mm), per poi calare a 97 mm in ottobre. Dopo gli ultimi strascichi novembrini (4 mm), c’è assoluta mancanza di piogge da dicembre ad aprile (2 mm in 5 mesi). Temperature medie di minime e massime: gennaio 13,4°/34,4°, aprile 21,7°/39,9°, maggio (mese più caldo) 23,7°/39,7°, agosto 23,1°/31,2°, ottobre 22,4°/33,3°. Ancora più piovosa Ziguinchor (12,6°N), quasi al confine con la Guinea Bissau, dove si raggiungono i 1471 mm/anno, con andamento stagionale simile a quello di Kolda, ma piogge estive molto più abbondanti (493 mm in agosto, 344 in settembre).
Nell’entroterra di Dakar si trovano le località di Diourbel (14,6°N) e Kaolack (14,1°N). Esse hanno andamento pluviometrico simile, infatti questi sono i dati di Diourbel (Kaolack fra parentesi): novembre-maggio 11 mm (11), giugno 37 (49), agosto 221 (244), ottobre 46 (55), anno 606 (692). Questi invece i dati termici (sempre Kaolack fra parentesi): gennaio 23,9°(24,8°), aprile 28,2° (29,4°), maggio 29,3° (30,0°), giugno 29,9° (29,7°), luglio 28,6° (28,7°), ottobre 28,8° (28,9°), anno 27,5° (28,0°). Le escursioni giornaliere sono simili a quelle di Kolda, con massime spesso oltre i 40°C da metà marzo a fine maggio. 47,5° e 46,6°C i record storici di Diourbel e Kaolack.
Nel nordest (a 15,6°N) si trova Matam, località molto calda. Queste le medie delle minime e delle massime dei mesi più significativi: gennaio 15,5°/32,8°, marzo 20,5°/39,1°, maggio (mese più caldo) 26,8°/42,8°, agosto 24,9°/34,8°, ottobre 24,3°/38,0°. Oltre 29°C la media annua, 48,8° il record storico. Precipitazioni: 367 mm/anno (siamo rientrati nella fascia oltre i 15°N, dove la stagione delle piogge è più breve e anche le piogge estive meno frequenti), con 7 mm complessivi nel periodo novembre-maggio, prime timide piogge in giugno (25 mm), tre mesi di stagione umida (mese più piovoso agosto con 133 mm), ultime piogge a inizio ottobre (21 mm nel mese).
Ancora più asciutta, nell’estremo nord, Podor (16,6°N), divisa dalla Mauritania dal fiume Senegal. La città registra 213 mm/anno di pioggia, con soli 3 mesi di stagione umida, da luglio a settembre (77 mm in agosto, il mese più piovoso).
Le escursioni giornaliere sono quindi ridotte sulla costa, molto più accentuate nell’entroterra. Ovunque sono più sensibili nella stagione asciutta, quando la serenità del cielo favorisce il raffrescamento notturno.
Già abbiamo visto qualche record di caldo, per quanto riguarda quelli di “freddo”, la temperatura più bassa della storia, nel paese, è un 4,2°C registrato a Diourbel. Linguere, Matam e Dakar non sono mai scese, rispettivamente, sotto 5,4°, 6,8° e 10,7°C.
A sole cinque ore di volo dall’Europa, il Senegal è un paese piccolo di dimensioni ma ricco di storia, etnie, di avvenimenti anche drammatici, con una popolazione che convive pacificamente pur appartenendo a differenti gruppi etnici. Un paese carico di magia e musica, che le parole del presidente poeta Leopold Senghor descrivono molto bene: “Da dicembre a maggio, è la California dell’Africa. Mare tiepido sotto l’influenza della corrente marina che scende dalle Canarie, aria fresca, spazzata dagli alisei, sole cocente, in un cielo senza nuvole, che riscalda, tonifica e dà alle pelli bianche il velluto delle pelli nere. Visiterete la spiaggia di Kayar dove sbarcano pesche miracolose, il parco di Niokolo-Koba, dove vivono liberamente leoni, elefanti, ippopotami e bufali…”.
Informazioni sul sito www.au-senegal.com. Interessante anche www.senegal-tourism.com.