L’attesissima svolta invernale avverrà a cavallo tra Natale e Santo Stefano, quando una rapida staffilata artica s’insinuerà nel cuore del Mediterraneo determinando un tracollo anticiclonico e una marcata destabilizzazione delle condizioni meteorologiche. Ma ciò che più interessa, ai fini delle sensazioni invernali, è l’aspetto termico e osservando il nostro modello ad alta risoluzione abbiamo conferma di un vigoroso abbassamento delle temperature proprio per il 26 dicembre.
Le varie tonalità del blu, ormai lo saprete, rappresentano flessioni più o meno incisive. Le più corpose riguarderanno la Valle d’Aosta e in genere l’intero arco alpino: si perderanno dai 10 ai 12°C. Diminuzioni importanti, mediamente tra i 4 e i 6°C (ma con punte di 7-8°C in alcune zone) interesseranno gran parte del Centro Nord, la Campania e la Sardegna, mentre nelle altre regioni del Sud i cali risulteranno ben più contenuti o addirittura potrebbero verificarsi temporanei rialzi come ad esempio in Puglia e sulle coste ioniche della Calabria.
Anche nel cuore della Val Padana centro orientale potrebbero esserci lievi rialzi. Questo perché l’intervento di una ventilazione settentrionale sostenuta spazzerà quelle nebbie e nubi basse che impediscono – anche oggi – un adeguato soleggiamento o comunque una dispersione dell’aria fredda presente al suolo.