Se stamane accennammo ad una possibile via d’uscita, ora siamo in grado di offrirvi maggiori particolari. Anche stavolta sarà merito, o colpa, dell’Atlantico. I punti di vista variano a seconda dell’idea che si ha dell’Estate. Ma affermare che sarebbe stato meglio un bell’Anticiclone delle Azzorre è assolutamente lecito. Perché se ci fosse stato lui, il caldo non sarebbe divenuto eccessivo. Niente afa, niente 40 gradi. Avremmo avuto quella che in molti testi di climatologia viene definita Estate Mediterranea.
In tempi durante i quali è divenuta regola l’Africa, si cerca in ogni modo una via d’uscita. E nel 2011, da quando è partita la stagione, abbiamo registrato un’alternanza sbalorditiva tra l’Atlantico e l’Alta Pressione subtropicale. Ora che prevale quest’ultima, andiamo a scrutare tra i vari Modelli cercando l’incursione risolutiva. Ed eccola apparire.
Arriverà in settimana e si comincerà dal Nord. Mercoledì, dopodomani, una massa d’aria instabile punterà le Alpi e fluirà parzialmente sul Nordovest. Gli effetti? Facilmente ipotizzabili. La sviluppo di imponenti celle temporalesche sulle Alpi e via verso sud, direzione pianure.
Considerando l’energia in gioco non c’è da stare per nulla tranquilli. Non è escluso vadano a comporsi quelle che in gergo vengono definite “supercelle”, ovvero strutture temporalesche imponenti e spesso devastanti. I temporali potrebbero assumere carattere persistente e grandinigeno, con dei colpi di vento.
Si muoveranno in direzione della Lombardia e del Trentino Alto Adige, mentre dovrebbero risparmiare gran parte del Veneto, il Friuli, la Liguria e l’Emilia Romagna.
Nel resto d’Italia calura! La bolla anticiclonica continuerà a far fluire aria rovente, specie in Sicilia e nelle regioni Meridionali. In Sardegna, invece, potrebbe iniziare ad arrivare un po’ di Maestrale, che avrebbe il merito di stoppare il caldo opprimente.
Giovedì altri spifferi d’aria umida coinvolgerebbero le regioni Settentrionali, coinvolgendole in una spirale temporalesca localmente vivace. Altrove sempre bel tempo, ma anche al Centro – versante tirrenico – si potrebbero manifestare i primi refoli d’aria fresca e le temperature inizierebbero a calare di qualche grado. Il Sud resterebbe ancora in attesa, col caldo che non cederebbe di un passo.
Si procederebbe così almeno sino a sabato, ma con maggiori impulsi d’aria fresca in grado di raggiungere le regioni Meridionali favorendo il sospirato calo termico.
Domenica, invece, le linee di tendenza attuali indicano l’avvento di un impulso perturbato che darebbe la spallata decisiva al dominio anticiclonico. In termini di precipitazioni sarebbe maggiormente coinvolto il Nord Italia, mentre dal punto di vista delle temperature si registrerebbe una netta diminuzione lungo l’intero Stivale. Non è escluso, peraltro, che l’instabilità vada a propagarsi sulla dorsale appenninica.