Sembra di vivere un costante remake delle situazioni passate, seppure ognuna abbia modalità diverse nelle fenomenologie e conseguenze.
Dopo l’allontanamento ed il colmamento dell’attuale depressione in azione sul bacino del Mediterraneo, non si andrà incontro ad un miglioramento delle condizioni meteo, ma si assisterà ad una pausa del tutto temporanea sul mare nostrum, per subire un nuovo attacco del Vortice Polare con moderato maltempo sul centro sud adriatico e molto freddo ovunque.
L’alta estesa attualmente sui paralleli settentrionali europei, responsabile dell’afflusso continentale atto ad alimentare una circolazione fredda su tutto il continente europeo, con ritorno delle correnti siberiane dalla porta del Rodano sul bacino del Mediterraneo e relative ciclogenesi con tempo instabile/perturbato su buoan parte del centro sud continentale, tenderà a scindersi in due distinte celle ed a traslare rispettivamente, verso la Russia la prima e verso la Groenlandia la seconda.
Quest’ultima sarà di vitale importanza per l’evoluzione relativa la week-end e successiva settimana, in quanto fin da sabato tenderà ad espandere la sua influenza verso sud, cercando di chiudere la porta alle depressioni miti atlantiche che tentano di entrare dalla penisola iberica verso l’area europea.
Tale discesa meridiana sarà favorita dalla posizione del Vortice Polare che dalle regioni artiche, tenderà a distendersi verso sudest, con il suo carico di aria fredda diretto verso l’area balcanica.
In realtà l’Italia sarà interessata non direttamente dall’irruzione, in quanto l’alta tenderà ad espandersi verso levante, riparando il nord e le regioni tirreniche dai fenomeni, mentre diversa la situazione per le regioni centro meridionali adriatiche, che a causa della formazione di area depressionaria tra il sud peninsulare e la Grecia, vivranno 24-48 ore di tempo moderatamente instabile a tratti perturbato con precipitazioni nevose anche a quote basse, vista la massa fredda in grado di investire tali aree.
Le depressioni oceaniche resteranno confinate in oceano e la loro influenza sarà limitata alla penisola iberica, a causa del blocking attuato dall’alta atlantica sul flusso mite.
L’Italia secondo il modello in questione sembra poi destinata ad entrare sempre più nell’area d’influenza altopressoria, con freddo intenso per la presenza di ventilazione orientale, ma con tempo in deciso miglioramento.
Il resto del continente resterebbe diviso tra la parte occidentale sotto l’egida anticiclonica, mentre quella centro orientale sotto l’influenza del Vortice Polare che stazionerebbe tra la penisola scandinava ed il centro Europa, condizionando con le sue fredde correnti il continente.
Un Europa dunque ancora tutta invernale, con la totale assenza del flusso oceanico capace di mitigare il clima e presentare i primi tepori primaverili in una stagione che da più di un mese ha assunto connotati invernali senza sosta.
L’evoluzione fin qui delineata, non trova un riscontro preciso negli altri modelli di previsione, che vedono la situazione seppur con molte somiglianze, con diverse modalità di esplicazione, ed un maggiore coinvolgimento della penisola nel flusso polare, con una maggiore incidenza di contrasto dell’ analogo flusso oceanico, e quindi una minore invadenza anticiclonica.
Per avere una situazione concorde bisognerà attendere ulteriori emissioni modellistiche, che avvicinandosi l’evento, sapranno delineare la situazione con maggiore chiarezza e precisione.