C’è apprensione in merito all’ormai imminente rientro sulla Terra del satellite dell’ESA denominato GOCE (lanciato nel marzo del 2009), ormai senza carburante ed in progressiva perdita di quota (decadimento orbitale), quindi in procinto di schiantarsi e disintegrarsi a contatto con l’atmosfera. Alcuni frammenti del velivolo spaziale potrebbero resistere e riuscire ad impattare al suolo terrestre, ma non può essere al momento ancora previsto quando e dove cadranno gli eventuali detriti integri del satellite. Naturalmente, come accade sempre in questi casi, la probabilità maggiore è che i residui dell’oggetto spaziale si schiantino in mare, ma ovviamente non è del tutto esclusa l’evenienza della caduta in zone terrestri e abitate.
La finestra temporale ipotizzata per il rientro incontrollato del satellite Goce è stata focalizzata fra le 22 di oggi, sabato 9 novembre, e le ore 13 di lunedì 11. Nell’ambito di quest’intervallo vi è il rischio, pur remoto, del coinvolgimento anche dell’Italia, in tre distinti momenti: dalle 8.26 alle 9.06 di domenica 10 novembre, coinvolgendo potenzialmente il Centro-Nord (a tal riguardo si può vedere la cartina in basso stilata dalla Protezione Civile); dalle 19.44 alle 20.24 sempre di domenica interessando potenzialmente i territori di Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Sardegna; infine dalle 7.48 alle 8.28 di lunedì 11 novembre, ma su quest’ultima ipotesi non è ancora disponibile la probabile traiettoria.