L’attuale dominio anticiclonico di stampo marcatamente subtropicale tenderà a persistere per tutta la restante parte della settimana, sebbene il contributo caldo africano tenderà leggermente a smorzarsi, in quanto l’affondo ciclonico al largo del Portogallo andrà ad esaurire la sua forza, comportando l’isolamento di un modesto cut-off sul cuore dell’entroterra algero-tunisino. Quest’anticiclone garantirà pertanto ancora tanto tepore, ma con picchi termici di minore eccezionalità all’estremo Sud e sulle Isole (ricordiamo che si sono superati i 30 gradi in Sardegna).
Le novità sono concentrate per la prossima settimana, quando entreremo a pieno titolo nel cuore della terza decade del mese. Raffrontando tutti i modelli matematici, emerge un dato inconfutabile, rappresentato dall’avvento deciso delle correnti perturbate atlantiche verso il cuore dell’Europa, che scalfiranno l’espansione dell’anticiclone sub-tropicale ben oltre le Alpi.
Cosa accadrà sull’Italia? I modelli GFS ed ECMWF propendono, almeno inizialmente, per una spinta anticiclonica di matrice oceanica che impedirà l’ingresso franco delle perturbazioni verso l’Italia, ma avremo solo un’influenza marginale, in genere concentrata sul Nord. Solo il modello GEM vede possibile l’espansione più decisa della figura depressionaria verso l’Italia, a discapito dell’anticiclone, con un tempo quindi da subito più dinamico e localmente piovoso. In ogni caso, stante l’evoluzione media prospettata dai modelli, nella prossima settimana è atteso un graduale abbassamento delle temperature sul nostro Paese: ciò si tradurrà in un ritorno alla normalità che vedrà terminare l’attuale anomala bolla di calore africana. Novità più importanti a fine mese, con il ritorno probabile di una circolazione perturbata, che andremo a valutare meglio nei prossimi aggiornamenti.