Spesso, per motivi legati alla circolazione generale dell’atmosfera, il gelo che attanaglia gli Stati Uniti è collegato al clima mite nello Stato dell’Alaska.
Così fu nel terribile Gennaio del 1977, quando a Buffalo caddero, per l'”Effetto Lago”, quasi venti metri di neve, mentre in Alaska il clima era talmente mite che si dovette sospendere il locale campionato di Hockey su ghiaccio, per il suo scioglimento.
Nello scorso mese di Ottobre, il grande freddo, con diversi record abbattuti, che si è sviluppato sugli States, si è verificato a causa dell’espansione verso nord dell’Anticiclone del Pacifico, che ha donato caldo all’Alaska ed portato correnti miti fino al Polo, mentre sul suo lato orientale scorrevano le correnti gelide settentrionali.
Attualmente, la situazione si è capovolta: la parte centro orientale degli States attraversa un periodo mite, grazie ad una cellula di relativa alta pressione ed a correnti sud occidentali, mentre è l’Alaska che si trova al gelo, per una profonda depressione che sta portando aria freddissima direttamente dall’Artico.
I valori termici misurati sono estremamente bassi per la stagione: all’aeroporto di Bettles, il termometro è sceso stamani fino ad un valore di -39,4°C, molto più in basso della norma di -20°C per questo mese.
-39,0°C si sono misurati anche a Fort Yukon, dove la norma delle minime novembrine è di -25°C.
Ma si sono raggiunti -35,6°C a Mc Grath, -34,0°C all’aeroporto di Aniak, e -20,6°C perfino ad Anchorage, che è sulla costa meridionale.
Freddo anche sul confine canadese, con -33,4°C a Dawson, e -36,1°C ad Old Crow.
Solitamente, questo grande freddo tra l’Alaska ed il Canada Nord Occidentale è il prodromo di una consistente ondata di gelo che va ad interessare il resto del Canada sul lungo termine, vedremo se questa “regola” verrà alla fine rispettata.