Prosegue il nostro cammino autunnale e, come in una gara ad ostacoli, giornalmente ci si confronta con mappe, o modelli di previsione, prodromi di repentini quanto fastidiosi cambiamenti. Peraltro, chi, come noi, segue giornalmente l’evoluzione meteo, sa bene quanto sia importante non farsi influenzare da cotanta incertezza e si cerca, chi più chi meno, di seguire una via maestra che possa condurre alla destinazione nel modo più semplice ed affidabile possibile.
È il caso degli ultimi giorni, durante i quali è stato possibile osservare, con impressionante costanza, mutamenti modellistici piuttosto evidenti. Tuttavia, ci pare fondamentale sottolinearlo, si tratta di normali variazioni, alla ricerca della configurazione barica definitiva. Se comunque non ci si lascia prender la mano dagli spasmi previsionali, si è in grado di tracciare una previsione affidabile, modellata giorno dopo giorno.
Dettò ciò, stiam vivendo quella fase calda da tempo annunciata, figlia di una profonda quanto ampia ondulazione ciclonica oceanica, la cui risposta, stabilizzante, interessa, anche se al capolinea, il Mediterraneo Centro occidentale. I frutti, evidenti, risiedono nell’intenso flusso meridionale in quota, sotto l’egida di calde correnti Sud occidentali. Tuttavia, nonostante il deciso rialzo termico osservabile in quota, al suolo gli effetti sono stati relativamente contenuti. Merito della stagione che avanza e che sottrae quell’azione solare determinante durante il periodo estivo.
E così, appena ieri, le temperature non hanno varcato la soglia dei 30 gradi di massima, anche se in molti casi ci si è avvicinati pericolosamente. È il caso della Sicilia, o della Sardegna. Localmente anche le pianure e le valli interne del Centro Nord, come quelle emiliane. Ma l’effetto più evidente è stato quello dell’aumento, deciso, dei tassi di umidità relativa dell’aria, tali da indurre la formazione di nebbie tra la sera e le prime opre del mattino, con la classica inversione termica durante le ore notturne.
Situazione generale: la nostra Penisola è sotto l’influenza di un campo di alta pressione proveniente dal Nord Africa, accompagnato da un intenso flusso caldo sud occidentale la cui azione, maggiore nella giornata odierna, determinerà un ulteriore aumento delle temperature.
Tuttavia sarà il sintomo dell’imminente cambiamento, identificabile facilmente dall’osservazione mattutina dell’immagine fornita dal satellite. Sull’Europa Centro occidentale è difatti presente un vasto fronte nuvoloso, associato allo spostamento verso Est dell’onda ciclonica prima in Oceano.
Nubi che raggiungono le regioni Settentrionali e che nel corso della giornata porteranno le prime piogge lungo l’arco alpino e prealpino, ad iniziare proprio dai settori occidentali. Avremo locali temporali, che al pomeriggio si riveleranno moderati su Alto Adige, Friuli e Veneto, con locali sconfinamenti fin verso le zone pedemontane.
Sul resto del Paese avremo invece condizioni di tempo stabile, anche se su Sardegna e toscana, al pomeriggio, aumenteranno decisamente le nubi medio alte. Altrove avremo il sole, mentre le temperature, sotto l’influenza degli intensi venti Sud occidentali, subiranno un ulteriore incremento tanto che le massime potranno superare, localmente, i 30 gradi di massima.