TREGUA FINO A META’ SETTIMANA, POI CAMBIAMENTI METEO – L’Italia risulta spaccata in due per quanto concerne le condizioni meteo. Il contesto attuale vede infatti l’anticiclone atlantico in espansione alle medie latitudini verso il Centro Europa, contribuendo così allo scorrimento delle correnti fresche orientali sull’Italia e con il progressivo sprofondamento del vortice ciclonico mediterraneo verso il Nord Africa. Avremo quindi spiccata variabilità tra Adriatiche, Sud e soprattutto Isole Maggiori, le più penalizzate dalla circolazione instabile. Quella attuale è solo una tregua, prima di nuove perturbazioni. L’anticiclone sarà infatti costretto a soccombere subito dopo metà settimana, quando avremo un’evoluzione verso il peggioramento determinato dalla discesa di latitudine di un’ampia depressione dal Nord Europa.
METEO WEEKEND CON PIOGGE, POI NOVITA’ – La saccatura perturbata, con perno sul Nord Europa, risulterà coadiuvata da correnti artico-marittime. L’Italia risentirà inizialmente del richiamo di umide correnti da ovest-sud/ovest, che accompagneranno la fase iniziale dell’ondata di maltempo più avvertita sulle regioni settentrionali e lungo la fascia tirrenica. Nevicate fino a quote medie andranno ad interessare l’Arco Alpino. Rispetto alle precedenti proiezioni, sembra che l’asse della saccatura sia destinato poi a sprofondare sulla Penisola Iberica, esponendo l’Italia ad un richiamo di correnti più miti meridionali già all’inizio della prossima settimana. Il nostro Paese beneficerà anche di una contestuale rimonta anticiclonica sub-tropicale che garantirà bel tempo e mitezza, ma sulle regioni più occidentali potrebbero aversi piogge, specie al Nord.
FINE NOVEMBRE, ULTIME TENDENZE METEO – Gli scenari sono decisamente mutati per quanto concerne l’evoluzione dal 20 novembre in poi. Come già accennato, si andrà a creare una situazione di sostanziale blocco con la saccatura in sprofondamento sulla Penisola Iberica e l’Italia interessata dall’afflusso di correnti meridionali in un prevalente contesto di alta pressione. L’ampia struttura depressionaria non sembra destinata a trovar modo di evolvere verso est, proprio per il vasto muro anticiclonico con massimi di pressione collocati tra Europa Orientale e Russia ove si raggiungeranno oltre 1050 hPa. Questa situazione di blocco appare però insidiosa su parte d’Italia per il rischio di piogge sulle regioni alpine e sul Nord-Ovest, a causa dell’impatto per più giorni delle correnti umide meridionali. Avremo di sicuro un contesto assai meno invernale.
CONCLUSIONI – Ci attende un periodo più mite e solo attorno agli ultimi giorni del mese la saccatura atlantica potrebbe sfondare verso l’Italia, determinando meteo più dinamico ma dal sapore autunnale. Si tratta tuttavia di un trend ancora da confermare, con il nostro Paese che verrà a trovarsi già molto prima nella zona di confine fra le propaggini della depressione atlantica e l’anticiclone.