L’imminente ondata di maltempo avrà il merito di riportare, almeno temporaneamente, le temperature su valori più consoni al periodo. Fresco che subentrerà soprattutto martedì, quando la ventilazione tenderà ad orientarsi maggiormente dai quadranti settentrionali. Purtroppo, a conferma di un autunno tutt’altro che normale, l’anomalia termica positiva è destinata a proseguire.
La causa, stavolta, è ascrivibile all’Alta delle Azzorre. Il suo intervento, già a metà settimana, andrà a porre fine tanto al maltempo quanto al vento. Le temperature riprenderanno ad aumentare e difatti il nostro modello matematico GFS-Special (in grado di rappresentare lo scarto termico tra la condizione di partenza – in questo caso l’emissione delle 00Z – e un dato arco temporale) ci mostra alla mezzanotte del 7 novembre un rialzo termico importante su tutto il Nord Italia, nelle regioni Tirreniche, in Sardegna e sulla parte ovest della Sicilia.
Aumenti nell’ordine dei 4-5°C, un pochino meno tra Campania, Calabria e Sicilia. Laddove la colorazione tende all’azzurrino o al blu avremo delle diminuzioni. Quindi sulle Adriatiche e in Puglia, ma anche lungo le coste ioniche. Il perché di questa flessione è imputabile ad una residua circolazione settentrionale, che avrà sostituito i precedenti venti di Libeccio (attesi per oggi) capaci di innescare rialzi termici consistenti causa effetto favonico.