Il nostro Paese è ricaduto nel più gelido inverno, perlomeno sulle zone orientali ed interne appenniniche del Centro-Sud, colpite da un consistente vortice d’aria gelida a tutte le quote, giunto direttamente dalla Penisola Balcanica. Il moto retrogrado di questa bordata gelida è stato incentivato dalla parziale espansione dell’Alta Pressione oceanica verso parte del Centro Europa e fin sulla Penisola Balcanica.
Negli ultimi giorni è rimasta molto attiva la saccatura fredda sui paesi dell’Europa Orientale, tanto che refoli d’aria fredda non avevano mai smesso di affluire sul nostro Paese, a seguito della lunga ondata d’aria polare che ha caratterizzato buona parte della scorsa settimana. Grazie alle dinamiche dell’Alta Pressione, un proiettile gelido si è pertanto sganciato dal lago freddo che abbraccia l’Europa Orientale e sta attualmente vagando sulle coste meridionali adriatiche.
Al momento, il “poletto freddo” depressionario di 520 dam all’altezza geopotenziale di 500 hPa si trova appena al largo del Promontorio del Gargano, con termiche di circa -34°C. Circa 24 ore fa il vortice si trovava a ridosso delle Alpi Orientali, per poi scivolare molto rapidamente lungo il Mar Adriatico. Si tratta di una vera e propria bomba fredda anche alle quote più basse della troposfera, come dimostrano le isoterme gelide a circa 1400 metri d’altezza: ben -10°C si stanno toccando, in libera atmosfera, all’altezza delle coste marchigiane ed abruzzesi, mentre valori ancora più bassi interessano le zone settentrionali alpine del versante orientale.
Le condizioni meteo hanno subito un drastico peggioramento su diverse aree del Centro-Sud, con particolare riferimento alle coste adriatiche penalizzate dall’azione più ravvicinata del vortice d’aria gelida. Inevitabili le nevicate cadute anche a livello delle zone costiere su Marche, Abruzzo e Molise. I fiocchi si sono depositati anche su città come Pescara o Termoli (CB), accompagnati da robuste raffiche di vento da N/NW. In talune zone, ma soprattutto a quote un po’ più elevate, si sono avuti autentici blizzard con scaccianeve (neve sollevata dal suolo).
La dama bianca è giunta fino al piano sul Gargano, Tavoliere e su tutte le Murge, ma i fiocchi bianchi nelle ultim ore si sono intravisti anche sulla città di Bari. Pioggia gelata sul Salento, ove l’ingresso d’aria fredda non si è finora mostrato particolarmente incisivo. L’irruzione gelida è di carattere decisamente rilevante, seppure in misura localizzata e dall’evoluzione molto rapida. Il freddo è ben più rilevante rispetto all’episodio più prolungato della scorsa settimana.
La fascia tirrenica, grazie alla dorsale appenninica, è risultata ben più protetta, con fenomeni che hanno avuto parecchie difficoltà a sconfinare. Solo la Campania è stata interessata da precipitazioni sparse, soprattutto sulle zone centro-meridionali della regione, con particolare riferimento al Cilento ed all’entroterra dell’Irpinia. Anche in questo caso la neve è scesa fino a quote molto basse, in mattinata qualche fiocco è riuscito anche sui quartieri più alti di Napoli.
Nelle prossime ore residue nevicate continueranno a cadere su Abruzzo e Molise, localmente sin sulla costa; ulteriori episodi nevosi non mancheranno anche sulla Puglia, in pianura fino al barese. Migliorerà sulle zone tirreniche, comprese la Calabria e la Sicilia. Non dimentichiamo infine che il resto d’Italia, a parte la flessione termica, non ha visto un sensibile cambiamento delle condizioni meteorologiche.