L’ASSALTO ATLANTICO – Le novità, già da tempo annunciata, si stanno iniziando a concretizzare: il campo anticiclonico, esteso dal Mediterraneo a parte dell’Europa, sta iniziando ad essere messo a dura prova dalle perturbazioni pilotata dalla fortissima Depressione d’Islanda. Un primo ammasso nuvoloso, di intensità assai debole, si è spinto fin verso l’Italia, ma questo tentativo ha solo avuto modo d’indebolire le difese anticicloniche. Molto più organizzata è la perturbazione che osserviamo avanzare sull’Europa Occidentale, in seno ad un ricciolo ciclonico appena ad ovest dell’Irlanda: il maltempo colpirà nelle prossime ore con veemenza e venti tempestosi soprattutto il Regno Unito. E’ proprio questa la perturbazione che riuscirà celermente a spingersi verso est, raggiungendo entro le prossime 24 ore anche parte dell’Italia, con un peggioramento a partire dalle regioni nord-occidentali.
ITALIA IN ATTESA – L’alta pressione ha continuato a garantire condizioni di sostanziale bel tempo nelle ultime ore, con forti escursioni termiche fra giorno e notte (gelate da inversione termiche favorite da cieli sereni). Come abbiamo già fatto cenno, nel corso della giornata odierna sono giunte interferenze nuvolose, principalmente sulle regioni centro-settentrionali e sulle Isole Maggiori, dovute a primi timidi disturbi di natura atlantica: queste nubi sono legate ad una prima perturbazione che si è comunque notevolmente sfaldata, così da apportare solamente velature medio-alte di scarsa consistenza. La nuvolaglia tenderà comunque ad accentuarsi nelle prossime ore, per la graduale intensificazione di correnti umide meridionali che precederanno l’ingresso della parte avanzata della perturbazione in arrivo dalla Francia, che troverà la strada spianata per irrompere in modo più deciso su parte d’Italia.
PEGGIORAMENTO NON OVUNQUE – La nuova perturbazione in arrivo giovedì frenerà comunque a ridosso dell’Italia, ancora una volta per la resistenza indotta dall’anticiclone che non intende cedere facilmente e costringerà tutto il complesso perturbato ad affondare verso il Nord Africa. Il grosso della perturbazione coinvolgerà in una prima fase il Nord e parte dei versanti tirrenici.