Lettori avranno spesso letto il termine meteo di “goccia fredda“: ma cosa si intende?
Essa non è altro che una zona di geopotenziale a quota più bassa rispetto alle aree circostanti che, con un movimento antiorario, genera piogge e temporali a ripetizione su aree piuttosto limitate.
Esempio di due gocce fredde (aree più chiare) che si sono staccate dalla circolazione generale delle alte latitudini e condizionano il meteo di metà Europa.
La circolazione generale dell’atmosfera è determinata dalle onde di Rossby, cioè delle correnti in quota che hanno delle ondulazioni specifiche: queste ultime, quando diventano sempre più strette e alte, possono rompersi rilasciano le cosiddette gocce fredde, ovvero nuclei di aria fredda IN QUOTA che, staccandosi dalla circolazione principale, inizieranno a evolvere per conto loro fintantoché avranno energia necessaria per il loro sostentamento.
Esse possono pian piano venire assorbite dalle aree circostanti più calde (in fisica infatti il calore va dalle aree più calde alle aree più fredde, quindi le aree fredde scaldano le aree calde), ma la loro lenta evoluzione fa sì che il meteo sia particolarmente freddo e perturbato per diversi giorni.
È proprio quello che sta succedendo in questo mese di settembre, così foriero di piogge e temporali: si è creato un canale depressionario tra l’area nord-atlantica e l’area mediterranea, pertanto le continua perturbazioni dall’Islanda trovano terreno fertile per penetrare con facilità anche sul Mediterraneo, portando un meteo freddo che piovoso.
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– ANCONA