L’ultimo editoriale propose un’analisi attenta di quelle che sarebbero state le condizioni meteorologiche nel medio lungo periodo. Ebbene, già da allora ci si soffermò sulle anomalie termiche in senso positivo, acuite da carenza idrica in molte regioni dello stivale. Paradossalmente la cronaca riporta un’Italia capovolta, col caldo concentrato al Nord, fresco, relativo, e precipitazioni al Sud.
Ora, se si eccettua l’instabilità pomeridiana tipica di una stagione di transizione quale quella primaverile, vi sarà un deciso miglioramento delle condizioni meteo, con temperature in ulteriore aumento e carenza di precipitazioni “utili”. Rammentiamo difatti quanto siano poco utilizzabili le piogge che cadono improvvisamente, sotto forma di rovescio o temporale. Spesse volte ingenti quantitativi d’acqua vengono persi.
Non solo, in casi di intensi fenomeni, l’effetto del ruscellamento superficiale può causare erosione del suolo, con trasporto, nei terreni chiaramente in pendio, verso valle dello strato superficiale del suolo. Ancora, in pianura, qualora non vi siano efficaci sistemi di drenaggio, vi possono essere dei ristagni con problemi crittogamici per le colture in pieno campo.
Concentrando l’attenzione sull’andamento termico previsto, v’è da registrare uno sviluppo biologico piuttosto anticipato. Molte colture bruciano le normali tappe vegetative e ciò potrebbe causare dei problemi dal punto di vista fito-sanitario. Ciò perché, oltre al mondo vegetale, anche le varie malattie che possono attaccare le specie subiscono un incremento della popolazione per condizioni vitali ideali.
In molte regioni è possibile difatti notare un precoce sviluppo delle colture di afidi e acari, specie dannose in particolare per le colture arboree da frutto. Così come, qualora dovessero aumentare i tassi di umidità relativa dell’aria, si dovrà prestare attenzione ai possibili attacchi fungini. Ecco perché, ora più che mai, diviene indispensabile un’attenta opera di monitoraggio colturale costante. Poche operazioni agronomiche potrebbero difatti scongiurare perdite di produzione al momento della raccolta.