Sparite le due leggere ondulazioni bariche di ieri, oggi sul nostro Paese è dominante l’isobara 1016 hPa. Questa lascia invariati gli effetti ventilati oceanici sul centro-nord avuti nei giorni scorsi.
Il picco barico a 1022 hPa d’oltralpe rappresenta la sella della gobba anticiclonica mediterranea sopraggiunta a difesa del settore centrale francese.
Rimane invariata la presenza ciclonica britannica. La falla barica a 996 hPa posizionata ad ovest dell’Irlanda impatta, con il suo fronte freddo, contro la risalita nordafricana e rovescia i suoi effetti sull’Inghilterra.
Molto attive si mostrano le depressioni scandinave (999 e 994 hPa) da cui si estende un lungo fronte freddo che si protrae sino al Mar Nero.
Nonostante la cospicua risalita anticiclonica, le nubi europee stentano a diradarsi definitivamente.
In Germania e Polonia si assistono ancora a cieli coperti, ma senza effetti pluviometrici di rilievo. Sul settore meridionale inglese la copertura è bassa e fitta, le piogge sono insistenti. Schiarite a tratti in Scandinavia, dove si attendono gli esisti dello sviluppo ciclonico sopra menzionato.
Sul Mediterraneo è stasi meteorologica altopressionaria.
La nuova risalita sahariana è definita chiaramente, nella carta a 500 hPa, dagli elevati valori di geopotenziali sul Canale di Sicilia e sulle nostre Regioni meridionali.
I gpt qui riscontrati sono notevolmente superiori a 5800 m. In chiara risalita anche i Francia, delineando la curvatura di questo gomito altopressionario.
I valori si abbassano in prossimità della depressione nord-atlantica, le masse d’aria sono più temperate. La loro diminuzione giunge sino a – 20°C a 5500 m di altitudine.
In leggera risalita le temperature su tutto lo Stivale. Anche le Regioni settentrionali godono di questo innalzamento pressionario. A 850 hPa vengono sottolineate le bollenti temperature mediterranee.
Sul Nordafrica e sulla Grecia le temperature sono sempre roventi. Si assiste anche ad una risalita iberica, figlia della nuova propulsione azzorriana.
Sull’Est europeo spicca il gradino termometrico generato dal fronte freddo sopra individuato.