Il maltempo colpisce diverse zone dell’Europa Centro-Settentrionale: nella giornata di ieri abbiamo posto in evidenzia il movimento di un profondo vortice depressionario tra Bretagna e Canale della Manica, responsabile di venti molto intensi su gran parte della Francia e sulle Alpi Svizzere. Il nucleo depressionario si è spostato quest’oggi tra Danimarca e Germania, ponendosi a stretto contatto con il perno della depressione scandinava centrato sulle zone settentrionali del Mar di Norvegia.
Tutto il sistema depressionario va lentamente affondando verso latitudini più meridionali, sotto il peso di una nuova colata artica, in discesa sul bordo occidentale della saccatura, in movimento dal Regno Unito alla Francia. L’alimentazione di correnti artiche è inoltre incentivata dalla risalita di latitudine dell’onda altopressoria oceanica, che tende a ricongiungersi con la cella altopressoria termica polare-groenlandese.
La parte avanzata dell’aria fredda si è ormai addossata all’Arco Alpino, generando un minimo secondario sulla Val Padana orientale. Le correnti sud/occidentali che hanno preceduto queste nuove avvisaglie fredde hanno interessato tutta la Penisola, determinando un fugace peggioramento del tempo soprattutto sulle aree settentrionali.
Già in mattinata deboli piogge hanno interessato la Liguria e la Val Padana centro-orientale, mentre la neve è caduta sui rilievi alpini oltre i 500-700 metri d’altezza. Dal pomeriggio ampie schiarite hanno guadagnato terreno su gran parte del Nord, mentre la nuvolosità più compatta è addossata in prossimità dei confini esteri, con la circolazione settentrionale incombente.
Il flusso sud/occidentale ha inoltre portato qualche piovasco sulle regioni centrali tirreniche e, a carattere isolato, sulla Sardegna. Clima decisamente più asciutto sui versanti adriatici, ove le correnti temperate di Libeccio hanno contribuito ad un deciso innalzamento delle temperature, per effetto della compressione della massa d’aria operata dalla forzata discesa lungo i pendii appenninici. Si sono avuti picchi termici di 16-18 gradi persino sui litorali romagnoli e non solo sul tratto costiero compreso fra le Marche ed il Molise. Per lo stesso motivo, si sono raggiunti ben 19 gradi sulla Piana di Catania e su talune zone litoranee della Sardegna Orientale.
Al momento le piogge si stanno estendendo verso la Campania, mentre qualche temporale si è generato sul tratto appenninico umbro-marchigiano, a causa del contrasto termico operato dall’imminente intrusione a carattere freddo in quota. Per la giornata di domani, l’aria fredda produrrà un rinvigorimento della perturbazione su tutto il Centro-Sud e le Isole. A differenza di quanto accaduto nel recente fine settimana, stavolta l’ingresso delle masse d’aria fredda appare destinato a persistere per diversi giorni, in quella che potrà essere l’ondata di freddo più intensa della stagione.