Ricordatevi che si parla di scenari meteo inconsueti, un qualcosa che non accade spesso.
Aria gelida siberiana irromperà come una furia sull’Europa, congelandola. Verrà anche in Italia e porterà nevicate a quota pianeggianti, addirittura sin sulle coste. Badate bene, non è una toccata e fuga con in altre occasioni. Qui stiamo parlando, lo scrissi a suo tempo, di un cambio di circolazione sostanziale. Un autentico ribaltone circolatorio che riguarderà l’intero emisfero settentrionale e che rischia di ripercuotersi non soltanto a marzo ma anche durante la prossima stagione invernale.
Ma allora cos’è che sta provocando tutta questa incertezza modellistica? Perché c’è chi punta a un coinvolgimento più diretto dell’Italia, chi invece indica uno scivolamento della massa siberiana verso l’Atlantico?
Per rispondervi dobbiamo rammentarvi quel che si scrisse ai primi di febbraio, ovvero che all’epoca di eventi come l’85 piuttosto che il ’56 il gelo venne annunciato qualche giorno se non addirittura qualche ora prima. Per quale motivo? Beh, perché probabilmente l’incertezza regnava sovrana un po’ come ora.
I modelli matematici di previsione sono abituati a considerare la “normale” circolazione emisferica: correnti che si muovo da ovest verso est. Ora siamo difronte al movimento opposto, ovvero da est verso ovest. Tale dinamica non è facilmente digeribile, ecco il motivo che sta inducendo i modelli a mostrarci soluzioni tra le più svariate.
Un altro elemento non trascurabile è il tipo d’aria in arrivo: è pesante, è schiacciata al suolo, si muove lentamente… difficile, a nostro avviso, che possa scappare con tale facilità in Atlantico. Quindi attenzione, perché le carte potrebbero cambiare ancora, da qui a sabato mattina si potrebbero vedere scenari e poi altri.
La risposta, probabilmente definitiva, ci arriverà proprio tra sabato sera e domenica mattina. A presto.