Il fine settimana non propone novità significative su scala europea: una cellula anticiclonica insiste sul Vicino Atlantico, in corrispondenza dei settori nord-occidentali del Continente, con i massimi barici centrati sull’Irlanda. Questa particolare posizione dell’alta pressione contribuisce ad alimentare, tramite un flusso di correnti fresche nord-orientale, la lacuna barica attiva su gran parte del bacino centro-occidentale del Mediterraneo, dove si sono pertanto rinnovate condizioni di parziale instabilità.
Il perno di questa debole circolazione ciclonica si è definitivamente spostato verso la Grecia e l’Egeo, con i temporali violenti che sono nuovamente tornati protagonisti su diverse zone della Turchia, a causa di nuovi vigorosi contrasti termici innescati da una risalita di masse d’aria molto calde dai vicini territori del Medio Oriente.
Importanti novità s’iniziano intanto a scorgere ad alte latitudini europee e più precisamente lungo la Penisola Scandinava, ove è in azione un affondo freddo in discesa sul bordo orientale dell’alta pressione britannica. Questa discesa fresca ed instabile accompagnerà un vortice di bassa pressione, il quale sarà responsabile dell’importante cambio circolatorio e del corposo peggioramento attesi già in apertura della prossima settimana.
L’arrivo dell’autunno procede dunque spedito, ma cos’è accaduto oggi sul nostro Paese? Sostanzialmente la giornata è stata piuttosto simile a ieri, con condizioni d’instabilità non così marcate grazie allo spostamento del grosso della circolazione ciclonica verso i settori del Mar Egeo. Un parziale miglioramento si è così consolidato all’estremo Sud e specie sulla Sicilia, ove fino a ieri si erano avute precipitazioni temporalesche localmente abbondanti. Sempre ieri, in serata, alcuni episodi temporaleschi si erano generati in Lombardia sulle Prealpi Orobiche , con accumuli più consistenti sulla Brianza. Marginalmente interessata anche Milano, dove è tornata un po’ di pioggia dopo alcune settimane.
Qualche rovescio quest’oggi ha colpito principalmente le aree appenniniche nelle ore pomeridiane, ma anche alcune zone dell’Adriatico. Un violento nubifragio si è scatenato fin dalle primissime ore sul Gargano, rimanendo in loco per alcune ore ed autorigenerandosi continuamente. La violenza delle precipitazioni ha determinato una situazione localmente alluvionale, in particolar modo nei dintorni di San Giovanni Rotondo, pressoché isolata nelle vie d’acceso a causa della quantità di fango e detriti portati a valle per l’esondazione di molti corsi d’acqua.
Il bilancio di quest’episodio di maltempo estremo è stato pesantissimo, con molte strade impraticabili ed oltre 2500 famiglie di San Giovanni Rotondo rimaste senza energia elettrica. Sono state anche salvate almeno 6 persone rimaste intrappolate in mezzo all’acqua, ma purtroppo, nel pomeriggio odierno, è stato rinvenuto un corpo senza vita, probabilmente di un anziano contadino letteralmente sorpreso dal nubifragio e dal fiume di fango che l’ha travolto.
In conclusione, questo è il periodo in cui si possono scatenare più facilmente fenomeni estremi per quanto localizzati, dopo il caldo dell’estate, la cui energia si è immagazzinata sul mare, che rilascia lentamente il calore. Ora bisognerà fare attenzione pertanto alle prime perturbazioni che graffieranno il nostro Paese nella prossima settimana.