L’imperioso ciclone Cassen sdoppia la sua struttura cercando di approfondire meglio le sue ficcanti incursioni in suolo continentale. I suoi occhi a 965 e 976 hPa sorvegliano l’intera porzione settentrionale europea.
Accanto ad esso, sopra il Circolo Polare Artico, si attesta Berti, depressione a 986 hPa, che infligge alle Regioni centrali europee i suoi costanti influssi occlusivi.
Intanto, alle estremità orientali ed occidentali del Continente si erigono maestose due strutture altopressionarie. Da una parte la consolidata Antonia (1025 hPa) capace di abbracciare l’intera Russia e dall’altra una veemente azzorriana (1029 hPa) troppo defilata per contrastare le discese fredde nordatlantiche.
A sud-est, sopra la Penisola Ellenica, si manifestano le maggiori intemperanze meteorologiche. Il vortice ciclonico ionico, che ieri ha trafitto le coste italiane con violente raffiche di vento e precipitazioni, oggi sovrasta col suo minimo a 993 hPa l’intero Egeo.
L’arrembaggio gelido groenlandese si manifesta al Meteosat da quell'”acciottolato” di nubi presenti ad ovest di Francia e Spagna. Il fronte freddo da esso alimentato si distende lungo la Francia meridionale insidiando sia il settore pirenaico che quello alpino occidentale.
Al centro Europa spiccano nubi di formazione occlusiva che tagliano la Germania con piogge diffuse che si protraggono facilmente sino alle Regioni settentrionali italiane.
Sopra la Gran Bretagna si addensano le nubi basse e cariche di pioggia del bacino ciclonico Cassen provocando rovesci cospicui sull’intero settore.
Piogge ingenti di natura temporalesca si manifestano sopra l’Egeo. Grecia e Turchia vengono offuscate da cieli densi e piogge battenti, aggravati anche da scontri di massa attivati con una residua porzione altopressionaria mediterranea in fase di esaurimento.