Sta nei primi otto posti in classifica fra i più freddi, il luglio 2005 alla base americana Amundsen-Scott: con -63,3 °C ha infatti registrato una media di -3,4 °C rispetto alla normale 1957-2004. Un mese caratterizzato da varie puntate al di sotto dei -70 °C, con una minima di -74,8 °C fatta segnare due volte: il 6 e il 22 luglio. Un mese caratterizzato da una tendenza fredda, con forte abbassamento nell’ultima decade, come mostra il seguente quadro medio:
1-10 luglio -62,3 °C
11-20 luglio -60,6 °C
21-31 luglio -66,6 °C
Nulla di paragonabile, però, al luglio 2004, quando si segnò il record storico di -67,0 °C.
A Vostok invece, il mese si è chiuso a -64,3 °C (71,0% delle misure sinottiche), ovvero +2,7 °C rispetto alla normale 1958-2004: anche se, data la deviazione standard di luglio, che si pone a 3,5 °C, si tratta d’un valore che si può definire entro la media. Se verrà ufficialmente confermato, rappresenta il dato più alto dal 1995, quando il mese era salito a -56,7 °C. Nella base russa l’andamento, a differenza del Polo Sud, è stato contrassegnato da temperature molto sopra la media nelle prime due decadi, ma anche qui ha prevalso la flessione finale, con una minima di -80,6 °C registrata il 27 luglio.
Aggiornamenti statistici e note.
Il calcolo delle medie qui presentato è a cura dell’autore e contempla tutte le misure sinottiche trasmesse dall’Antarctic Meteorological Research Center; le mancanti, per Amundsen-Scott sono integrate coi dati del Climate Monitoring and Diagnostics Laboratory, la cui stazione sorge a poca distanza dalla base americana; il dato ufficiale fa invece capo alla British Antarctic Survey. Stante questo criterio, per giugno le medie riportate in
https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=11399
vanno corrette come segue:
Amundsen-Scott -58,7 °C
Vostok -63,9 °C
Un ampio excursus storico sul mese di luglio nelle due basi è reperibile in:
https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=8806