Alla ricerca della stabilità perduta. Frase che racchiude in sé l’estrema vivacità che sta condizionando il primo scorcio di Giugno. Se considerassimo l’Estate dal punto di vista astronomico, non siamo ancora arrivati. Ma occupandoci di meteorologia è giusto ricondurre l’ingresso stagionale al primo del mese. E poi, dopo tutto, sino a qualche tempo fa già da Maggio le Alte Pressioni iniziavano a insediarsi nel Mediterraneo garantendo condizioni di bel tempo e caldo crescente. A giugno, spesso, prendevano dimora e ci tenevano compagnia sino ad Agosto, talvolta a Settembre.
Se ripercorriamo l’andamento evolutivo sino ad oggi, appena varcata la metà del mese, che possiamo dire? Che nei primi giorni fece fresco e piovve. Poi venne il caldo africano, anche se non dappertutto con la stessa intensità. Da ieri il tempo è cambiato, al Centro Nord, è vero, ma la perturbazione che è transitata non può certo considerarsi “estiva”. L’Africano è stato relegato a Sud ed anche qui, nei giorni a venire, verrà definitivamente scalzato. Già oggi, anche se c’è il sole, le temperature massime inizieranno a calare un pochino. Raggiungere i 35 gradi, o superarli, non sarà possibile. O comunque difficile. E poi c’è il Nord, che è alle prese con i postumi del passaggio perturbato. Sta piovendo, e pioverà a sprazzi per l’intero giorno.
E le buone notizie? Dove sono? Beh, per chi spera, giustamente, in un bel fine settimana, è in agguato una delusione. Dal nord Europa scenderà un nucleo d’aria fredda, molto instabile, e transiterà nel Mediterraneo rinnovando condizioni d’insistente instabilità. Non solo, si innescheranno venti sostenuti, particolarmente freschi. Prima dai quadranti occidentali, poi dai quelli settentrionali. Prima di addentrarci nella previsione, è giusto dar voce al tempo nei prossimi giorni, almeno sino a sabato.
Giovedì e venerdì spazio alla variabilità, ma anche all’instabilità. In alcune zone ci saranno più nubi, in altre più sole. Sull’Italia Settentrionale, ad esempio, domani il tempo sarà incerto e non mancheranno nuovi rovesci di pioggia, e dei temporali. Anche intensi sul Triveneto, nel Levante Ligure e in Lombardia. Nelle altre regioni la nuvolosità si accrescerà soprattutto al pomeriggio, quindi nelle zone interne e in vicinanza dei rilievi. Si formeranno le classiche nubi torreggianti: i cumuli. Potranno dar vita a qualche acquazzone, anche temporalesco. E non solo al Centro stavolta, ma anche nelle aree più interne del Sud e probabilmente nelle Isole.
Un antipasto di quel che accadrà in seguito. Perché già sabato la situazione potrebbe mutare. L’avanzata del nucleo freddo verso sud dovrebbe anzitutto far sì che i venti rinforzino dai quadranti occidentali. Nubi destinate a crescere, specie al Centro Nord. E con esse si rafforzerà l’instabilità ed è probabile che sul Triveneto le precipitazioni, domenica soprattutto, possano rivelarsi consistenti. Precipitazioni in propagazione verso ovest, e poi a sud, con il coinvolgimento quindi del Nordovest e delle regioni Centrali.
Dopo di che il vortice potrebbe trasferirsi verso sudest, estendendo il peggioramento anche al Sud. Sull’Italia Settentrionale inizierà a fluire aria più secca, che spazzerà via le nubi soprattutto nel settore ovest. Il processo di trasferimento ad est proseguirà nei giorni successivi e si dovrebbe formare un’ampia conca instabile tra l’Adriatico e i Balcani. Fluiranno venti freschi da nord, anche sostenuti. Caleranno le temperature e il tempo potrebbe mantenersi instabile al Meridione e nel versante Adriatico del Centro Italia.