Facciamocene una ragione: l’autunno di una volta non c’è più. Definitelo come volete: autunno “old-style”, autunno “atlantico”, autunno “mediterraneo”. Non c’è più, le condizioni meteo climatiche sono cambiate. Anzi, sono state rivoltate come un calzino.
Vogliamo che tutto sia più semplice, lineare, che i modelli fisico matematici ci diano sempre la soluzione giusta. Noi che abbiamo vissuto i decenni scorsi sappiamo fin troppo bene quanto all’epoca fosse molto più facile fare una previsione meteo. In questo periodo si metteva in moto l’Oceano Atlantico, in particolare la Depressione d’Islanda. Si chiamava semipermanente perché compariva in questo periodo e stava lì, per qualche mese, pilotando perturbazioni su perturbazioni.
Si, fare previsioni era più facile. Inutile nascondersi dietro a un dito. Poi le cose sono cambiate. Gradualmente? Forse sì, forse no. E’ stato un cambiamento profondo, che iniziava a manifestarsi d’Estate. Estati sempre più calde, a partire dal 2003 è stata un’escalation di caldo su caldo.
Caldo che poi restava anche a settembre, poi a ottobre, alcune volte addirittura a novembre. Certo, non con la stessa entità e durata dell’Estate, ma non si faceva altro che parlare di anomalie termiche rivolte verso l’alto. Mai verso il basso, o raramente.
Ecco, il caldo appunto. Sappiamo che le depressioni necessitano di particolari condizioni per potersi sviluppare ma depressioni come quella islandese e ancor più il Vortice Polare necessitano anche del freddo. Con gli eccessi di calore tutto è diventato più difficile, paradossalmente anche il Vortice Polare ha cambiato il suo modus operandi. Spesse volte è stato talmente forte da tenersi il freddo sul Circolo Polare Artico, impedendo che d’inverno migrasse verso sud. E così abbiamo avuto inverni miti, con poche piogge e pochissima neve.
Possiamo parlare di estremizzazione meteo climatica? Sì, possiamo parlarne. Perché alla fin fine si tratta di estremi. Le inondazioni autunnali sono diventate più frequenti perché più frequenti sono diventati i nubifragi, i temporali e quant’altro. L’autunno di una volta, l’autunno delle perturbazioni atlantiche non c’è più. Chissà se mai lo rivedremo…