Estate o autunno?:
E’ il quesito, lecito, che in tanti si saranno posti alla luce dell’andamento termico degli ultimi giorni. Al di là dei fenomeni temporaleschi localmente violenti, peraltro già presente anche nel mese precedente, ciò che impressiona è il brusco calo termico. Le temperature sono crollate, perdendo in molti casi anche più di 10°C. Si è passati, in un batter d’occhio, dall’anomalia termica positiva ad un’anomalia di segno opposto e nonostante il lento rialzo termico dei prossimi giorni si rimarrà su valori inferiori alla norma sino agli esordi della prossima settimana.
Sussulto instabile:
se è vero che il Vortice Instabile nord atlantico si sta allontanando, portandosi sui Balcani, è altrettanto vero che sulla Francia è già presente l’ennesima goccia fredda oceanica. Come ampiamente descritto stamane, dovremo gioco forza prestarvi attenzione perché nelle prossime 48 ore procederà rapidamente verso sudest e promette il transito sul nostro Paese tra domenica e lunedì. In tal modo non dovremo stupirci del rinvigorimento dell’instabilità, che ancora una volta proporrà fenomeni rilevanti spesso a carattere temporalesco.
L’estate rialzerà la testa:
impensabile, anche se in meteorologia è bene non dar nulla per scontato, pensare ad una ferita ciclonica in grado di protrarsi per lungo tempo. Va detto che una settimana è comunque un arco temporale significativo, visto che ci approssimiamo al cuore della stagione estiva. Ma all’orizzonte, confermando le prospettive modellistiche pregresse, riappare l’Alta Pressione. Le condizioni meteorologiche miglioreranno a partire da martedì prossimo, tornerà il bel tempo e le temperature registreranno un rapido rialzo.
Nuovo assalto dell’Africano:
fino a qualche giorno fa v’erano dei dubbi circa la natura della prossima rimonta anticiclonica. Stante gli ultimissimi aggiornamenti, quelli di stamane, sembra che anche stavolta sia l’Alta Africana a prendere in mano le operazioni. Alta Africana vuol dire caldo, ma siamo ben distanti delle poderose fiammate registrate anni addietro. Il rialzo termico sarà consistente, non c’è dubbio, e dal sotto media passeremo nuovamente all’anomalia di segno opposto. Il prospetto termico prodotto dai principali modelli recita valori di 4-5°C superiori alla norma. Il ché, tradotto in soldoni, significa avere temperature al suolo superiori ai 35°C in molte città d’Italia.
Rimonta duratura o ennesimo tentativo a vuoto?:
Più volte, ultimamente, abbiamo discusso circa l’andamento a dir poco anomalo dell’estate. La variabilità, se preferite la dinamicità atmosferica, è stato il tema portante del cammino fin qui affrontato. Variabilità indotta da un Atlantico in gran forma, capace di sfornare vortici ciclonici a ripetizione. Ed è per questo motivo che non ci stupiamo nell’osservare, nei modelli mattutini, nuove ingerenze oceaniche nel lungo termine. Se tale prospettiva trovasse riscontro, dopo il 20 luglio potrebbero aprirsi le porte al ritorno delle correnti occidentali a partire dal Nord Italia.
Focus: evoluzione sino al 24 luglio 2014
Si prospetta un weekend segnato, pesantemente, dall’instabilità diurna. Instabilità in grado di produrre temporali di una certa violenza, capaci di sconfinare anche in altri settori oltre ai principali rilievi peninsulari. Il clima si manterrà gradevole e nonostante un graduale rialzo termico – lo si è detto in sede evolutiva – le temperature rimarranno leggermente al di sotto delle medie stagionali.
A partire da martedì prossimo interverrà un rapido miglioramento, che prenderà piede inizialmente nelle regioni di ponente ma che si estenderà celermente al Paese intero. Il consolidamento dell’Alta Africana, oltre a ripristinare condizioni di stabilità estiva, implementerà un cospicuo rialzo termico che ci condurrà alla realizzazione di un’ondata di caldo di moderata entità.
Evoluzione sino al 29 luglio 2014
Difficile dire, ad oggi, se l’Anticiclone avrà la forza di resistere sino a fine mese. L’Atlantico sembrerebbe capace di smorzarne i toni, incentivando una diminuzione delle temperature che si riporteranno sulle medie stagionali e non escludiamo la riattivazione di una discreta instabilità diurna.
In conclusione.
Prosegue, tra alti e bassi, un’estate che al momento non è ancora stata capace di mettere a segno un acuto memorabile. Riuscirà nelle prossime settimane? Vedremo.