Tutti certamente ricordiamo, con memoria vivida, il “bombardamento” che abbiamo subito a causa dell’effetto Serra ed i suoi “correlati”.
Ora, come se ciò non facesse più notizia, dopo aver tenuto “banco” per quasi 20 anni, volgiamo lo sguardo, la nostra premurosa attenzione, verso l’Oceano: la Corrente “mite” che origina dal Golfo del Messico che condiziona il nostro clima.
La sua fine è prossima! Addirittura c’è chi, con grande impudenza, ne decreta un suo “de profundis”.
Tutto ciò sarebbe collegato al riscaldamento globale del nostro Pianeta (ancora tutto da verificare nella sua fase evolutiva e nella sua reale entità).
Di conseguenza un imminente scioglimento di una porzione pari a quasi il 6% della banchisa Polare che avrebbe, come effetto dirompente e nel giro di 10 anni circa, la capacità di deviare il corso di una ultra millenaria “corrente”.
Bisognerebbe solo ricordare, a questi terroristi dell’informazione, che sono loro stessi i maggiori artefici delle “manipolazioni” riguardanti i dati forniti dagli oceanografi .
Nella realtà risulta una informazione “amplificata” e strumentale.
Non è propriamente vero che siamo in vista di una “imminente catastrofe ghiacciata” e che molti dei ghiacciai, in maniera non del tutto omogenea, stanno guadagnando terreno anziché regredire (cfr. Mar di Kara, Groenladia e parte artica orientale delle coste del Canada).
Qualcosa insomma, tramite una lettura globalizzata, non si incastra alla perfezione e sembra mostrarsi “ad uso” da parte di certe fonti.
Se, nella peggiore delle ipotesi, solo la metà della percentuale sopra descritta (scioglimento dei ghiacciai) dovesse causare una parziale desalinizzazione dell’Atlantico, causa apporti di acqua dolce; il processo interattivo con la “mite corrente” sarebbe, fattore temporale, smisuratamente lungo e non riferibile ad un periodo descritto come “breve”.
Dobbiamo inoltre, per “sposare” tale tesi, convalidare tutti gli elementi concorrenti senza alcuna riserva: certezza e tendenza incontrovertibile circa il riscaldamento globale, netta interferenza (rivista verso un aumento termico) che causerebbe l’effetto serra (qui già i punti e le posizioni dei vari scienziati non sono proprio concordi), variazione d’ampiezza, sulle calotte Polari, del buco d’Ozono.
Tutto ancora in alto “oceano” (mare) . Soprattutto quando, per quale ed oscuro mistero non è lecito sapere, si svincola da tutto ciò la fonte più importante: il Sole.
Perché vengono escluse da tali valutazioni gli andamenti delle macchie solari, anche su base decennale, che, in passato, addirittura portarono delle “piccole ere glaciali”?
Il discorso si complica e le “amplificazioni” informative, non le definirei assolutamente divulgative, cozzeranno contro la mancanza di ampiezza dello spettro visivo (osservazioni).