Lo scorso lunedì 12 settembre la depressione tropicale contraddistinta dal numero 10 si muoveva nella parte orientale del Pacifico Settentrionale, accompagnata da venti sostenuti fino a 35 miglia orarie e centrata, nella mattinata (ora locale), 695 miglia a sudovest di Cabo San Lucas, in Messico. La depressione si muoveva verso ovest-nordovest a 12 miglia orarie. Ne era previsto il passaggio a tempesta tropicale, ma senza interessamento di terre emerse.
Martedì 13 settembre alle 21 GMT la depressione, sempre accompagnata da venti sostenuti fino a 35 miglia orarie, si trovava centrata a 14,2°N 122,5°W e si muoveva in direzione ovest. Le previsioni di un ulteriore movimento verso ovest, sempre su mare aperto, e di un rinforzo a tempesta tropicale entro le 12 ore successive (venti sostenuti fino a 40 miglia orarie alle 6 GMT di mercoledì 14 e fino a 45 miglia orarie alle 18 GMT dello stesso giorno) sono state sostanzialmente rispettate. La tempesta, nel frattempo battezzata con il nome di Jova, alle 15 GMT di giovedì 15 settembre era centrata a13,8°N 130,1°W, con venti sostenuti fino a 45 miglia orarie. Nel suo futuro c’è probabilmente un ulteriore spostamento verso ovest, accompagnato da un progressivo lieve rinforzo dei venti, fino allo stadio di ciclone di categoria 1, raggiunto forse domenica 18.
Domenica 11 settembre un’onda calda assolutamente estiva si è spinta verso nord in Canada, precisamente in Ontario e nel sudovest del Quebec. Ha fatto quindi molto caldo in parte dell’Ontario, dove Kapuskasing e Armstrong sono salite fino a quasi 33°C, mentre Timmins si è fermata sui 32°C. Sulle sponde meridionali della Baia di James, Moosonee ha raggiunto i 31°C. Tutti questi valori sono circa 16°C più elevati di quelli medi della seconda decade di settembre.
Rari fiocchi di neve sono stati visti lunedì mattina a Tarija (m 1956), nel sud della Bolivia, in coincidenza con una situazione di freddo molto anomala. La minima, nel primo mattino, è stata di qualche decimo inferiore a 0°C, mentre la media delle minime di settembre è 11°C (27°C la media delle massime). Solo 36 ore prima della leggera nevicata era stata registrata, sabato pomeriggio, una massima di oltre 32°C.
A Hissar, nel nordovest dell’India, sono caduti 119 mm di pioggia in meno di 6 ore lo scorso lunedì 12 settembre.
Piogge molto intense e venti forti hanno interessato le isole Ryukyu, appartenenti al Giappone, lo scorso sabato, in coincidenza con il passaggio del tifone Khanun. Ishigaki, presso Okinawa, ha registrato 97 mm con vento sostenuto intorno a 30 miglia orarie per quasi tutta la giornata. Ma piogge “importanti” si sono registrate anche, localmente, sulle isole principali dell’arcipelago giapponese, in particolare in quelle più meridionali. Fukue, presso Nagasaki, ha ricevuto 254 mm tra venerdì sera e sabato, mentre circa 150 mm sono caduti sabato a Shimizu e Nagoya. Sempre sabato, infine, da segnalare i 102 mm di Miyakojima, con raffiche di vento fino a 60 miglia orarie.
Una notevole tempesta di vento ha interessato la base di Mawson, sulle coste dell’Antartide orientale, tra sabato e lunedì scorsi. Venti sostenuti fra 55 e 85 miglia orarie hanno soffiato sull’avamposto australiano.