Dal gelo al freddo:
l’azione russo-siberiana sta per volgere al termine e verrà sostituita, fin da metà settimana, dalle fredde correnti di natura Artica. La dinamica che le condurrà a lambire l’Italia è relativamente semplice: l’elevazione dell’Alta delle Azzorre. Si dirigerà in direzione della Groenlandia e piloterà un nucleo gelido sul comparto Carpatico-Danubiano. La spinta della perturbazioni Atlantiche farà sì che la struttura azzorriana trasli ad est, dirottando l’irruzione sull’Europa orientale. Una minima influenza la si avrà nelle regioni del versante Adriatico e al Sud, ma diciamo che le temperature – pur risalendo – permarranno inferiori alla norma in tutta Italia per un’altra settimana.
Il Vortice Polare ci riprova:
lo si potrebbe definire “il canto del cigno”. La stagione avanza e quella che viene indicata come una possente rivincita del Vortice Polare, è probabile che venga rivalutata dai Modelli nel corso delle prossime emissioni. Vi sarà un temporaneo ricompattamento, non possiamo negarlo. Ricompattamento che impedirà all’Alta Pressione delle Azzorre di protendersi a nord e attivare possenti scambi meridiani.
L’Anticiclone Russo-Siberiano:
la vigoria del Vortice Polare sarà tale da costringerlo ad allontanarsi dall’Europa, ma non dalla Russia. Quel che si evince dall’osservazione dei principali Modelli è una sua tenace resistenza non distante dalle aree più orientali del Continente. Non potrebbe essere altrimenti, considerando le gelide temperature e la copertura nevosa delle ultime settimane.
Parola d’ordine: dinamicità:
l’Alta Pressione delle Azzorre si porterà a ridosso dell’Italia, ma non sembra in grado di invaderci con decisione. Avremo delle sortite, intervallate probabilmente da alcuni affondi meridiani che porteranno le saccature Artiche a lambire le regioni Centro Settentrionali.
L’Inverno non è ancora terminato:
lo affermammo venerdì, lo ribadiamo in questo avvio di settimana: l’Inverno è ben lungi dal volgere al termine. Nell’ultima decade potrebbe reiterarsi un blocco anticiclonico alle alte latitudini, così da provocare l’arrivo d’aria molto fredda nel cuore del Mediterraneo. Avremo modo di riparlarne, per ora limitiamoci al monitoraggio delle varie emissioni modellistiche e presto capiremo se le ipotesi succitate verranno suffragate da ulteriori elementi.
Focus: evoluzione sino al 26 febbraio 2012
Il freddo, come detto, ci terrà compagnia per tutta la settimana. Le temperature saliranno, è vero, in particolare le massime. Le minime, invece, complici i cieli spesso sereni rimarranno piuttosto basse e non mancheranno estese forti gelate. L’influenza Artica si percepirà nelle giornate di mercoledì e giovedì, ma va detto che martedì vi sarà un peggioramento al Sud Italia che apporterà abbondanti nevicate a quote collinari. Il weekend comincerà con un tempo migliore, ma potrebbe concludersi con l’avvicinamento di una saccatura Artica all’arco alpino.
Non è da escludere che la saccatura possa penetrare sulle nostre regioni agli inizi della prossima settimana. Si avrebbe un peggioramento piuttosto organizzato e la neve tornerebbe ad imbiancare le basse quote su molte zone della Penisola. Un trend che potrebbe accompagnarci verso gli ultimi giorni di Febbraio, quando sembra che l’Anticiclone delle Azzorre possa nuovamente dirigersi in Scandinavia provocando l’ennesima discesa d’aria gelida verso sud.
Evoluzione sino al 02 marzo 2012
Possiamo ipotizzare un coinvolgimento dell’Italia, che si protrarrebbe sino agli esordi della Primavera meteorologica.
In conclusione.
La lettura dell’articolo da adito ad ipotesi invernali durature e allontana la Primavera. Rammentiamo che la nuova stagione comincerà, meteorologicamente parlando, il 1 Marzo. Stagione che, a nostro avviso, potrebbe rivelarsi di chiaro stampo invernale ben oltre la metà del mese.