Fin da stamane si registravano temporali in movimento dalle Bocche di Bonifacio verso i litorali tirrenici. Prima ancora, ieri, assistevamo all’esplosione dell’instabilità nelle regioni di nordovest e sulle Alpi. Un peggioramento ampiamente previsto, precocemente dibattuto e in fase di realizzazione.
Se vi è capitato di dare un’occhiata agli approfondimenti mattutini, avrete certamente appreso del trasferimento dei temporali sull’Adriatico. Una traiettoria imposta dallo spostamento del vortice in quella direzione, un percorso che segnerà la rotazione dei venti da w/nw a n/ne. Non aspettiamoci freddo, sia ben chiaro, non scordiamoci che i Balcani stanno registrando temperature estremamente alte.
Ciò detto, al momento sono in atto tutta una serie di temporali che dall’Abruzzo si estendono alla Puglia Garganica. Altri stanno coinvolgendo i rilievi alpini orientali e la Lombardia, così come le aree interne marchigiane e campane. Piogge sono segnalate, infine, in alcune zone del Lazio. Localmente si registrano violenti acquazzoni, soprattutto sulle adriatiche dove spesso risultano accompagnati da grandine. Ma per ora, fortunatamente, non vi sono notizie di particolari disagi.
E’ interessante soffermarsi, almeno un attimo, sull’aspetto termico. Il gran caldo, come detto, è relegato all’estremo sud: segnaliamo i 39°C registrati presso Catania Sigonella, a seguire i 37°C di Grottaglie, 36°C a Brindisi, Crotone, Reggio Calabria, Gioia del Colle e Lecce, 35°C Amendola, Grazzanise e Pontecagnano. Tra le località più fresche, invece, troviamo Torino, Novara e Rieti con 28°C, poi Alghero, Aosta, Brescia, Cuneo, Parma, Pisa, Milano, Trieste e Venezia con 29°C.
Va detto che le secche correnti settentrionali hanno spezzato la calura e laddove il vento soffia intensamente – ad esempio in Sardegna per via del Maestrale – si percepisce una discreta sensazione di fresco.