La ficcante discesa depressionaria atlantica guadagna terreno a vista d’occhio. Cornelius, con i suoi plurimi satelliti vorticosi a 1007 hPa, si insinua attraverso la Savoia invadendo le nostre Regioni occidentali.
La struttura altopressionaria mediterranea Uschi viene sollevata e spinta verso i territori balcanici andando a stoppare, con i suoi 1018 hPa, le possibile intromissioni fredde baltiche di Bringfried (994 hPa), ma, al contempo, lasciando campo libero a ponente agli attacchi ciclonici.
La distensione di Cornelius verso il centro dell’Europa comporta il progressivo allentamento di Verti che, con il perno a 1033 hPa, si dirige verso le terre artiche.
Nubi aggressive sull’intera Francia. Le piogge insinuano anche i territori occidentali italiani. La rotazione di Cornelius verso la Germania genera la distribuzione nuvolosa piovosa lungo tutto l’arco alpino, andando ad arricchire i rovesci prolungati evidenziati sui territori austro-ungarici.
Strati nuvolosi anche sulla Gran Bretagna, intenta ad osservare la rapida discesa di un nuovo vortice ciclonico nordatlantico: Detlef. La sua scia occlusiva invade già Dublino, rischiando di appoortare nuova linfa instabile al sottostante Cornelius.
L’Italia occidentale inizia a subire la variabilità depressionaria. L’anticiclone nordafricano non ha lasciato del tutto lo Stivale, proponendo alle Regioni centro-meridionali stabilità meteorologica anche se minata dal alcune innocue, per oggi, velature.