L’analisi odierna vuol proporre un confronto tra i principali modelli di previsione a scala globale, onde evidenziare le possibili differenze evolutive circa la prossima avvezione fredda. Appurato ormai il ponte anticiclonico tra l’alta delle Azzorre e la sorella scandinava, dobbiamo cercare di capire quale sarà la traiettoria del nucleo gelido in quota atteso in transito sull’Europa orientale tra la giornata di domani e quella di venerdì.
Elemento, quello del posizionamento, indispensabile per comprendere quelle che potranno essere le regioni d’Italia maggiormente interessate dalle nevicate a quote basse. Più che basse sarebbe lecito dire “a quote pianeggianti”, visto e considerato che il freddo sarà intenso a tutte le quote (vista la parziale componente continentale delle masse d’aria in arrivo) e che la dama bianca andrà ad affacciarsi persino lungo le coste.
Riteniamo importante proseguire l’analisi col proporre la mappa, sempre relativa al 15 dicembre, ECMWF-MTG. L’ora di riferimento è quella delle 00Z, ciò perché il modello europeo, a differenza dell’americano, emette due aggiornamenti giornalieri. Contro i 4 del GFS. Giusto pertanto considerare, sempre nel posizionamento del nucleo gelido, le 6 ore di differenza.
Tuttavia, è bene sottolinearlo, la visione numerico-previsionale già dalla fase ipotetica dell’evoluzione fredda è stata differente. Si dovrà ora valutare la possibile concordanza nel brevissimo termine, come sovente accade in prossimità di un evento meteo.